
Scattano le contromosse visto il perdurare dei gravi disagi per i residenti del territorio
Esposto alla Procura e interruzione degli scavi per la posa della fibra. Sono le misure adottate a seguito del dilagare della legittima protesta dei disservizi con assenza di internet in abitazioni e aziende della Piana. Gli ultimi casi in località Chimenti, ad Altopascio e ancora a Porcari, in varie zone, Padule, ma anche in via Romana Ovest. Dopo la conferenza stampa congiunta dei giorni scorsi dei Comuni di Porcari, Altopascio, Pescaglia e Camaiore, è pronta a partire una lettera dei quattro Enti per la Prefettura, l’ultimo step sarà quello di far intervenire la magistratura, con eventuali denunce penali. Ciò in attesa di verificare se è praticabile la strada della class action.
Queste le prossime mosse a livello intercomunale. Porcari, dal canto suo, ha aggiunto anche un’altra questione: "Siccome per gli scavi per la fibra, in corso in tutto il paese, abbiamo sempre voluto dare l’ok noi come Municipio sebbene le ditte potrebbero operare ugualmente – argomenta l’assessore alla digitalizzazione del Comune di Porcari Simone Giannini, – per il momento abbiamo dato il diniego. Vorremmo che la situazione internet ritornasse alla normalità. I cittadini pagano un dazio elevatissimo in termini di disagi e di enormi difficoltà".
Giannini spiega perché i tempi si dilatano in maniera esagerata: "La maggior parte dei guasti riguarda Tim ma anche altri operatori, quando il richiedente compone il 187, ad esempio, parla con un call center che indirizza la segnalazione del guasto ad una centrale dati. Poi comincia il lavoro di smistamento alle ditte che operano in subappalto. Quando questa viene individuata, ha bisogno del via libera dell’impresa gerarchicamente superiore. Trascorrono quindi 15-20 giorni. Non solo – aggiunge l’assessore, – ma dipende anche se il cavo nella centrale è in rame o c’è la fibra.
Nel primo caso deve intervenire Fiber Cop, nel secondo Open Fiber e così i meandri della burocrazia tecnica allungano i propri tentacoli sull’ignaro cittadino, che aspetta fiducioso per settimane. Ci sono stati casi in cui la gente ha fissato appuntamento con un tecnico, prendendo un permesso dal lavoro e non si è fatto vedere nessuno. "Italia un giga", abbattere il digital devide, nel 2025 siamo ancora a questi livelli. Non è più ammissibile. Se non si risolve la situazione sono disponibile a far partire le denunce per interruzione di pubblico servizio".
Fin qui Giannini che proseguirà la sua missione. C’è infine la possibilità che alcune centrali oramai obsolete siano eliminate.
Massimo Stefanini