MARCO NICOLI
Cronaca

Nonna Ivonne racconta Jasmine Paolini: “Il segreto? Una famiglia che ha sempre creduto in lei”

La tifosa numero uno della campionessa: “Mi sembra ancora di sognare ad occhi aperti. L’abbiamo sostenuta sempre, perfino la nonna Barbara veniva dalla Polonia”

Nonna Ivonne racconta Jasmine Paolini: “Il segreto? Una famiglia che ha sempre creduto in lei”

Bagni di Lucca, 19 maggio 2025 – Jasmine Paolini da regina a imperatrice di Roma! In coppia con la favolosa Sara Errani ha aggiunto, dopo la vittoria nel singolare, un altro successo fantastico alla sua straordinaria carriera, vincendo la finale del doppio dopo due incredibili rimonte. Era dal 2009 che una stessa giocatrice non si aggiudicava contemporaneamente nello stesso torneo del Foro Italico il singolo e il doppio. Anche questo dà il senso della sua grandezza immensa, ponendola oggi, ancora di più, nel gotha del Tennis mondiale e di questo passo non si sa dove potrà arrivare. Il sogno continua e siamo certi che sentiremo a lungo parlare di lei e delle sue imprese tennistiche, arricchite da quel sorriso che ha conquistato gli appassionati di tutto il Mondo.

Jasmine Paolini con la nonna paterna Ivonne Micheletti
Jasmine Paolini con la nonna paterna Ivonne Micheletti

Abbiamo parlato con la nonna paterna Ivonne Micheletti, che anche ieri, nella sua casa a Ponte a Serraglio, è rimasta incollata davanti al televisore, per seguire punto dopo punto l’irresistibile cavalcata della adorata nipote, insieme alla meravigliosa compagna di squadra Sara Errani, che dall’alto della sua esperienza ha confermato anche lei tutta la sua forza di carattere, giocando in modo impeccabile.

Un altro successo incredibile, nonna Ivonne, come lo ha vissuto dopo l’emozione del trionfo in singolare?

“Non so spiegare i sentimenti che sto provando, se non con la gioia immensa che mi pervade per lei e per i suoi genitori, che hanno sempre creduto in lei non ostacolandola nella sua scelta, anzi sostenendola sempre e dandole la massima libertà di decisione”.

Si aspettava che Jasmine potesse raggiungere certi livelli, che possiamo definire “mostruosi” da diventare una delle prime giocatrici mondiali?

“Se devo dire la verità non me sarei mai immaginato, ancora oggi mi sembra impossibile, credo di sognare ad occhi aperti. Ne parliamo spesso con mio figlio Ugo ed anche lui, come me, si dice un po’ confuso a volte ed incredulo, non ci rendiamo conto di questi successi enormi che la nostra piccola sta ottenendo”.

La vittoria di Sara Errani e Jasmine Paolini agli Internazionali d'Italia
La vittoria di Sara Errani e Jasmine Paolini agli Internazionali d'Italia

Jasmine ha detto che quando andava a scuola non vedeva l’ora di terminare le lezioni per andare a giocare a tennis, qui, sui campi di Mirafiume a Bagni di Lucca...

“E’ vero, lo ricorda sempre, però devo dire che anche a scuola andava benissimo, studiava seriamente ed è sempre stata tra le prime della classe. Indubbiamente è una bimba intelligente e dedita a onorare i suoi impegni, sia sportivi che nella vita corrente”.

Come è nata la sua passione per il tennis?

“Il primo a credere in lei è stato lo zio Adriano, portandola sui campi di Mirafiume a cinque anni, poi lei ci ha messo del suo, sostenuta, come ho detto, dalla sua famiglia.”

Quanto ha pesato il ruolo di papà Ugo e mamma Jacqueline?

“E’ stato determinante, l’hanno lasciata coltivare la sua passione, libera e serena. Con mamma Jacqueline e la nonna materna Barbara, venuta per un lungo periodo appositamente dalla Polonia, hanno girato l’Europa per partecipare ai tornei di tennis, portandosi dietro anche il fratellino William, svezzato con amore tra una partita di tennis e l’altra. Tutto ha funzionato a meraviglia, sentendo su di lei l’affetto e l’incoraggiamento della sua famiglia nella sua interezza e ciò è stato fondamentale per la sua carriera di tennista.”

Ecco, cosa si aspetta per il futuro della sua carriera da Jasmine?

“Intanto sono rientrati a casa i suoi genitori dalla la trasferta di Roma. La prima cosa che adesso vorrei è averla tra le braccia e non vedo l’ora di rivederla. Per il prosieguo della sua carriera non credo stia a me giudicare, ma mi aspetto che ci regali altre vittorie, perché le merita e ha la forza e l’intelligenza per ottenerle. Fin da bambina è stata forte e determinata senza mai perdere la sua identità, il suo buon umore e la sua fiducia in quello che faceva. Ci ha dato tanto amore e tanta gioia, non solo a livello sportivo ma anche umano. Il suo sorriso radioso, che ha conquistato tutti, rivela il suo modo di essere e il suo amore per la vita, nello sport e nei suoi affetti più cari”.