
La discesa San Salvatore
Lucca, 30 giugno 2025 – “Mura, sempre al centro dell’attenzione del Comune”, questo il mantra delle dichiarazioni politiche dell’amministrazione Pardini nelle celebrazioni del “trigesimo electionis Praetoris urbis”. Nonostante i proclami degli annunci social – afferma il consigliere comunale PD Gianni Giannini – sempre più si nota un distacco dall’impegno manutentivo del territorio. Viene da chiedersi se gli attuali amministratori hanno visione e cognizione delle necessità spicciole del territorio “entro e fuori porta”. Le deleghe in sovrapposizione di alcuni assessori dovrebbero far ben sperare nelle capacità di intervento. Purtroppo questo non ci risulta, e gravi problemi rimangono tali per la mancata chiarezza di competenze… e di interesse”.
“Nel caso, è il sindaco che richiamiamo al suo ruolo di controllore dell’operato dei suoi assessori, e ai suoi stessi assessori troppo impegnati ad assicurare presenza agli eventi con foto di circostanza, che molto però li distoglie dagli impegni di mandato. Da lungo tempo una griglia di scolo di acque piovane sversa liquami di fogna lungo la scarpata della discesa S. Salvatore (foto in alto), riversandosi sul camminamento di uscita delle Mura alla Casa del Boia. Le tracce di corrosione del terreno ci dicono che da lunghissimo tempo il fenomeno è in corso. Le esalazioni in concomitanza della calura estiva confermano che non è buona cosa. Nel tempo, più segnalazioni sono state fatte da privati cittadini e altre sono state rappresentate in Consiglio comunale senza però sortire effetti nei settori responsabili. Superfluo ricordare che: “la mancata riparazione della rete fognaria che causa sversamenti in aree pubbliche è una violazione della normativa ambientale, in particolare del DL152/2006. La responsabilità può ricadere sul Comune o sul proprietario/ utilizzatore dell’immobile a seconda della situazione”.
“Un altro caso: via di Catro a Santa Maria del Giudice – aggiunge Giannini – più volte portata all’attenzione per la vegetazione delle ripe di privati che impediscono la corretta fruibilità e sicurezza della strada. Gli Art. 14 e 37 del Codice della Strada stabiliscono: “la responsabilità del Comune per i danni dalla strada è spesso considerata “oggettiva”. E’ il Comune a dover rendere sicuro il passaggio di veicoli e pedoni su qualsiasi strada ad uso pubblico. Può un comune dedicare (ingenti) risorse e impegno al solo nucleo cittadino, tralasciando le frazioni periferiche, per intervenire poi, a situazione degenerata, con obblighi coercitivi d’emergenza?”.