BARBARA DI CESARE
Cronaca

Indagine su Salanetti: "Nessun rifiuto interrato". Soddisfatta RetiAmbiente

L’azienda ha reso noti i risultati dei controlli tecnici effettuati con il georadar. Il presidente Fortini: "E’ una bella notizia per tutti. Adesso avanti con il progetto".

Retiambiente ha fatto condurre un’indagine con il georadar e i risultati escludono la presenza di rifiuti interrati nell’area di Salanetti, dove dovrebbe nascere il polo impiantistico del riciclo dei prodotti assorbenti e del tessile. L’accertamento si era resa necessario, dopo che alcuni cittadini avevano denunciato alla Conferenza dei Servizi la presenza di rifiuti interrati nella zona interessata dal progetto di ampliamento e ristrutturazione di un capannone da parte della società.

Al netto dei controlli tecnici che già erano stati effettuati, era stato richiesto di fare ulteriori accertamenti, non limitandoli soltanto alla zona in cui sorgerà l’impianto di riciclo del tessile e quello dei prodotti assorbenti, ma allargando l’indagine anche alle superfici esterne adiacenti. L’operazione, come fa sapere Retiambiente è stata svolta con il georadar da ‘Geostudi Astier srl’, società del settore, in modo da assolvere alla richiesta ricevuta in Conferenza dei Servizi, ed ha dato esito negativo sul ritrovamento di rifiuti interrati, confermando quanto già emerso.

"E’ una notizia positiva per tutti sapere che nell’area dove Retiambiente propone il polo impiantistico non vi sia alcun rifiuto interrato – ha commentato il presidente Daniele Fortini –. Non siamo sorpresi e tuttavia ulteriormente confortati dal fatto che nell’area non c’è nessuna contaminazione. Esattamente come era emerso dalle analisi condotte da Retiambiente prima di interessarsi all’immobile, l’area è libera da rifiuti sottoterra. Come proponente, seguiamo l’iter autorizzativo del polo impiantistico di riciclo dei prodotti assorbenti e del tessile da vicino, e ovviamente siamo soddisfatti dalla mole degli approfondimenti fatti, perché utili a fugare ogni dubbio e a consentire la realizzazione di un progetto che guarda al futuro, dando la possibilità ai nostri territori di riciclare quello che oggi non si ricicla, e che quindi pesa molto sulla bolletta, visto che i costi di smaltimento dell’indifferenziato aumentano ogni anno. Come azienda e come tecnici della materia, siamo a supporto dei Comuni per fornire approfondimenti e ulteriori informazioni".

Nel frattempo I comitato Ambientali della Piana hanno annunciato di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti proprio sul progetto del nuovo impianto di riciclo.