
polizia Lucca
Lucca, 19 settembre 2025 - Proseguono le conseguenze degli scontri avvenuti lo scorso 23 febbraio tra gli ultras di Lucchese e Perugia. La Digos della Questura di Lucca, al termine di ulteriori accertamenti investigativi, ha permesso alla Divisione Polizia Anticrimine di emettere un nuovo provvedimento di Daspo della durata di cinque anni nei confronti di un noto ultras 49enne della Lucchese.
Il tifoso, già indagato per i reati di rissa e danneggiamento – aggravati dall’aver agito in occasione di manifestazioni sportive – e per porto di oggetti atti a offendere, dovrà presentarsi a firmare in Questura in concomitanza con le partite della squadra rossonera: due volte tra primo e secondo tempo in caso di gare casalinghe, una volta in occasione delle trasferte. L’obbligo di firma è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Lucca per l’intera durata del provvedimento.
Gli scontri, lo ricordiamo, si erano verificati nel pomeriggio del 23 febbraio lungo l’autostrada A12, all’interno dell’area di servizio Versilia Est nel comune di Pietrasanta, durante la trasferta in Liguria delle due tifoserie. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, le opposte fazioni si sarebbero date appuntamento lontano dagli stadi, presidiati dalle Forze dell’Ordine, per affrontarsi. A seguito di quegli episodi, il Ministero dell’Interno aveva disposto il divieto di trasferta per entrambe le tifoserie per un periodo di quattro mesi.
Con quest’ultimo provvedimento, il numero complessivo dei Daspo emessi dal Questore Giobbi per gli incidenti del 23 febbraio sale a venti: 12 a carico di tifosi perugini e 8 di sostenitori lucchesi. Sei di questi prevedono l’obbligo di firma. In totale, gli anni di inibizione raggiungono quota 81.
Nel corso del 2025, inoltre, il Questore di Lucca ha disposto altri 3 Daspo nei confronti di tifosi della Lucchese che, lo scorso gennaio, dopo la partita contro la Spal, avevano aggredito o minacciato un giocatore ritenuto colpevole di scarsa dedizione in campo. A questi si aggiungono ulteriori 10 Daspo cosiddetti “fuori contesto”.
Il numero complessivo dei Daspo emessi dall’inizio dell’anno sale così a 33. Da sottolineare che, nei ricorsi presentati sia in sede gerarchica al Prefetto sia al TAR, tutti i tentativi di sospendere o annullare i provvedimenti sono stati respinti, a conferma – sottolinea la Questura – della solidità e della correttezza del lavoro svolto in materia di misure di prevenzione.