
Fridays for future anche Lucca torna in piazza per la giornata mondiale di sciopero per il clima
Lucca, 9 aprile 2025 – Fridays for future anche Lucca torna in piazza per la giornata mondiale di sciopero per il clima. L’appuntamento è per venerdì con ritrovo alle 9 in piazzale Verdi, da dove partirà poi il corteo cittadino.
“La cornice generale – spiegano dal movimento a livello nazionale – è l’instaurazione di una economia di guerra nella quale parte delle industrie dannose si convertono in industria bellica spostando le risorse economiche dalla riconversione ecologica e aumentando non solo gli impatti ambientali e sociali, ma anche rendendo irreversibile nel breve futuro la variazione di temperatura media globale. Registrata nel 2024 questa è maggiore di un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali. L’ennesimo campanello di allarme del clima che sta cambiando per causa del sistema economico fossile. Gli interessi economici vengono mascherati, alimentando le guerre e l’estrattivismo di risorse dai territori, di cui un esempio sono gli interessi fossili nel genocidio a Gaza”.
“Le guerre e lo sfruttamento delle risorse hanno cause profonde, come la diseguaglianza sociale tra i territori e i paesi – proseguono -. Alla richiesta di una riconversione dal basso la risposta rimane invece una transizione energetica affidata a grandi aziende come Eni che puntano, in linea con il Governo, sul gas fossile, spacciato come ‘combustibile di transizione’, per fare diventare l’Italia hub del gas, attraverso il famigerato Piano Mattei, nuova forma di neocolonialismo fossile, a danno dei paesi del sud globale“. Il movimento chiede dunque di realizzare la riconversione ecologica attraverso la creazione di posti di lavoro nei settori socialmente e ambientalmente utili, sul modello della ex Gkn.
“Con una pianificazione dal basso che parta dalla raccolta dei reali bisogni presenti nelle città e territori iniziando con il bloccare tutti i progetti dannosi presenti o programmati – concludono – Fermando la repressione di chi manifesta e la cementificazione delle nostre città. Invitiamo a manifestare per la giustizia climatica e sociale, per ogni decimo di grado in meno, per una pace giusta, costruita dalla democrazia, non per una guerra delle élite per il mantenimento delle disuguaglianze esistenti”.