TERESA SCARCELLA
Cronaca

Botte a Francesca De André, si apre il processo all’ex fidanzato

Il 39enne lucchese, Giorgio Tambellini, è accusato di averla picchiata brutalmente in un residence a Lammari

L'ex fidanzato

L'ex fidanzato

Lucca, 13 settembre 2023 – "E dopo la mattinata in tribunale a Lucca per, finalmente, l’udienza di primo grado della storia che conoscete tutti, un po’ di serenità e amato mare mio non può che fare bene". A scriverlo è Francesca De André, nipote del noto cantautore, volto conosciuto della televisione italiana. Le scrive sui suoi social, a corredo di una foto che la riprende in primo piano, con alle splle il mare livornese. La questione alla quale fa riferimento è ormai nota: le accuse di maltrattamenti e lesioni che la giovane ha mosso nei confronti dell’ex fidanzato lucchese, Giorgio Tambellini, 39 anni, figlio di un imprenditore cittadino. Rinviato a giudizio ad aprile scorso, ieri si è aperto il processo a suo carico, di fronte al collegio giudicante presieduto dal giudice Riccardo Nerucci.

La prima di una, presumibilmente, lunga serie di udienze. La giornata di ieri è stata per così dire introduttiva, conclusa con la richiesta di prove e il rinvio al 4 ottobre, giorno in cui verranno sentiti i testimoni dell’accusa. Quella relazione che di fronte alle telecamere appariva e veniva presentava come turbolenta, è finita col diventare oggetto di indagine. Tambellini, che ieri non era presente in aula, è stato “trascinato per vie legali“ dalla ex fidanzata, dopo che lo ha pubblicamente accusato di averla picchiata.

L’episodio salito agli onori della cronaca (ma che secondo l’accusa potrebbe non essere l’unico) si riferisce all’aprile 2022, nel capannorese. I due, che alloggiavano in un residence a Lammari, stavano litigando in maniera furibonda a tal punto che una vicina di casa, sentendoli, pensò bene di chiamare i carabinieri. Quando i militari arrivarono, trovarono la 32enne con tumefazioni al volto e sulle braccia, che le valsero 21 giorni di prognosi. In seguito a quella vicenda, a maggio dello scorso anno, a Tambellini venne notificata la misura cautelare del divieto di avvicinamento e l’allontanamento dalla casa famigliare. “Ero a terra, il sangue usciva da ogni parte del mio corpo – aveva raccontato all’epoca la ragazza nell’intervista a “Chi“ – . Ricordo una serie di calci in testa uno via l’altro, poi il vuoto. Ho aspettato a sporgere denuncia fino a quando non ne potevo più”.