REDAZIONE LUCCA

Assolto dopo nove anni, estraneo al tentato omicidio

Aveva accompagnato in auto alcuni amici che poi in piazza Tripoli assalirono dei ragazzi conficcando un cacciavite in testa a un 23enne

I carabinieri indagarono e riuscirono a stringere il cerchio sui responsabili, un gruppo di giovani albanesi: per quattro di loro le condanne sono state confermate fino in Cassazione

I carabinieri indagarono e riuscirono a stringere il cerchio sui responsabili, un gruppo di giovani albanesi: per quattro di loro le condanne sono state confermate fino in Cassazione

Altopascio (Lucca), 30 maggio 2025 – Lui con quel drammatico tentato omicidio in piazza ad Altopascio non c’entrava niente, aveva solo fatto da autista a tre amici. E così la corte di Appello di Firenze ha assolto “per non aver commesso il fatto“ Giordano Bogdan, 33enne di Altopascio, accogliendo l’appello proposto dal suo avvocato Maurizio Campo contro la sentenza del Tribunale di Lucca che il 17 aprile 2019 l’aveva condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per tentato omicidio.

Il sostituto Procuratore Generale Filippo Di Benedetto nella requisitoria aveva chiesto la conferma della sentenza impugnata, presente la parte civile con l’avvocato Colangelo.

Gli altri quattro coimputati erano già stati invece condannati tutti a suo tempo con giudizio abbreviato: Oltian Cepa e Landir Cepa rispettivamente a 5 anni e 4 mesi di reclusione e 4 anni 4 di reclusione il 31 gennaio 2017. Xhemaili Baha e Resma Meta rispettivamente a 4 anni, 9 mesi e 10 giorni il primo, e 4 anni e 8 mesi di reclusione il 10 novembre 2017. Entrambe queste sentenze erano state confermate in appello e in Cassazione.

Diversa la posizione e la scelta processuale di Giordano Bogdan, coimputato nel processo, che non aveva voluto scegliere il rito abbreviato ed era stato dunque rinviato a giudizio innanzi al Tribunale di Lucca, che l’aveva appunto condannato il 17 aprile 2019 a 4 anni e 8 mesi. Il suo difensore, l’avvocato Maurizio Campo, convinto della sua estraneità ai gravi fatti, aveva dunque presentato ricorso, discusso e accolto solo a distanza di sei anni.

La vicenda di cui si parla è la gravissima aggressione avvenuta domenica 7 febbraio 2016 ad Altopascio, all’angolo tra via Regina Margherita e piazza Tripoli, in pieno centro. Era il tardo pomeriggio: la gente a passeggio in corso Cavour per fare acquisti o nei locali scappò a gambe levate. Si trattò di una spedizione punitiva partita dalla Valdinievole, zona di residenza di una decina di ragazzi albanesi, armati di tirapugni, punteruoli, bastoni e cacciaviti, appunto con l’intenzione di regolare i conti. All’origine alcuni commenti sgraditi fatti da uno dei fratelli albanesi su alcune ragazze in una chat whatsapp amministrata da un 17enne rumeno che a quel punto aveva buttato fuori dal gruppo l’albanese.

E quel 17enne, che era insieme al padre e al cugino, fu aggredito brutalmente. Ma il più grave fu il cugino 23enne, colpito più volte anche a terra, con un calcio alla testa e con un cacciavite che penetrò nel cranio per diversi centimetri, facendolo finire in coma. I carabinieri poi arrestarono tutti i responsabili. Ma Giordano Bogdan, hanno stabilito ora i giudici, non prese parte all’assalto e si limitò ad accompagnare tre amici con l’auto, restando lì ad aspettarli per un po’ e andando via prima che la rissa terminasse. Dunque per lui assoluzione piena.

Paolo Pacini