Lucca, 28 novembre 2024 – Sono passati quasi 3 giorni dalla spaventosa aggressione di lunedì sera, ma il tempo in via del Pino e Cortacce a Massa Pisana sembra essersi fermato. La staccionata di legno, che i due ragazzi stavano distruggendo, è ancora accatastata a bordo strada, mentre le persiane delle case sono chiuse, come a reclamare un po’ di pace dopo il grande spavento. Mario Livi, 62 anni, accoltellato da un minorenne dopo una lite, nata proprio per il gesto vandalico di una coppia di giovanissimi nei pressi della sua abitazione, è ancora in ospedale. La famiglia ha chiesto ancora un po’ di riservatezza, preferendo non parlare direttamente con noi, ma ha affidato la prima buona notizia agli amici e ai vicini di casa. Le condizioni di Mario starebbero migliorando, e dopo le lunghe ore in coma farmacologico in terapia intensiva, con prognosi riservata, nella giornata di oggi potrebbe essere interrotta la sedazione, per svolgere nuovi accertamenti. Un primo, minimo, sospiro di sollievo. Nel frattempo prosegue il lavoro dei Carabinieri, che da subito sono intervenuti nella notte di lunedì. Arrivati sul posto chiamati direttamente dalla vittima, si sono messi da subito alla ricerca dei due ragazzini che avrebbero compito il fatto, un 15enne ed un 16enne, entrambi residenti a Lucca.
Dopo l’iniziale fuga, sono stati rintracciati dai militari nella casa di una amica, dove è scattato il fermo per i reati di tentato omicidio e porto di armi o oggetti atti ad offendere. I due fermati, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso l’Istituto Penale per minorenni di Firenze a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i minori.
L’indagine è adesso al vaglio della Procura minorile diretta dal Procuratore Roberta Pieri, titolare del fascicolo. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore alla sicurezza del Comune di Lucca, Giovanni Minniti.
“L’accoltellamento avvenuto fra Massa Pisana e San Lorenzo a Vaccoli desta particolare preoccupazione. Ho atteso di avere maggiori particolari sulla vicenda per esprimermi ma è chiaro che sempre più casi di minorenni armati vengono alla ribalta per fatti di violenza e aggressioni. Fatti che riguardano giovani cittadini italiani ma anche figli di extracomunitari come in questo caso. Esiste un problema culturale a livello nazionale perché la situazione sta peggiorando in molti contesti, è chiaro che i ragazzi non devono girare armati. Forse dobbiamo rivedere la legislazione e inasprirla per quanto riguarda la violenza perpetrata da minori fra il 14 e i 18 anni. E poi abbiamo l’obbligo di aumentare e facilitare le comunità di cittadini che si aiutano e interagiscono, la socializzazione, i luoghi aggregativi. Anche per quanto riguarda impianti sportivi e parchi attrezzati l’amministrazione Pardini si sta impegnando. Queste azioni devono prevenire la deriva in una società metropolitana dove gli uomini e donne si percepiscano o diventino fra loro come reciproche minacce perfino sotto casa”.