REDAZIONE LUCCA

Fruzzetti ringrazia la polizia: "Mi sento rincuorato dalla vostra vicinanza e abnegazione"

L’uomo aggredito da tre ragazzini che per derubarlo del borsello lo avevano colpito con una coltellata ha scritto una lettera al questore Giobbi per dire grazie agli agenti intervenuti e ai soccorritori.

L’uomo aggredito da tre ragazzini che per derubarlo del borsello lo avevano colpito con una coltellata ha scritto una lettera al questore Giobbi per dire grazie agli agenti intervenuti e ai soccorritori.

L’uomo aggredito da tre ragazzini che per derubarlo del borsello lo avevano colpito con una coltellata ha scritto una lettera al questore Giobbi per dire grazie agli agenti intervenuti e ai soccorritori.

”Signor Questore, sono Vinicio Fruzzetti, l’uomo che nella sera di martedì 15 aprile scorso ha subito la rapina e l’aggressione a colpi di coltello vicino alla mia abitazione in Via del Battistero, mentre che portavo a spasso il cane“.

Si apre così la lettera che ieri mattina Fruzzetti ha portato al questore di Lucca, Edgardo Giobbi, per ringraziare lui e tutta il corpo della polizia. Come si ricorderà, Fruzzetti fu vittima di un aggressione da parte di tre giovani – individuati e denunciati nelle ore successive – nella tarda serata sotto la sua abitazione dove era sceso a portare fuori il cane.

”Con queste poche righe – scrive ancora Fruzzetti – mi consenta di ringraziare Lei e per suo tramite tutto il personale delle Volanti e della Squadra Mobile per la vicinanza che mi hanno dimostrato in un momento di così grande dolore per me e per la mia famiglia. L’evento che mi ha colpito avrebbe potuto avere un esito diverso e mi considero veramente fortunato se oggi sono a scriverLe per dimostrarvi tutta la mia riconoscenza“.

“Le sarei veramente grato – va avanti Fruzzetti – se estendesse tutta la mia gratitudine al personale della polizia di Stato che alacremente ha lavorato per la conclusione delle indagini. Il cittadino colpito da un evento di così efferata violenza, che ha ricevuto tutta l’assistenza possibile in quei momenti terribili, si sente rincuorato dalla vostra vicinanza e abnegazione. Non posso ovviamente stringere le mani ad ognuno di loro, ma le assicuro che lo farei volentieri, perché ancora oggi mi sento protetto“.

E’ chiaro che un grazie in circostanze del genere lo si deve anche a chi prestato soccorso. E così Fruzzetti, sempre nella sua lettera, rivolto al questore dice: Mi permetta anche per Suo tramite di ringraziare tutti i soccorritori, dal 118 agli operatori sanitari che dal Pronto Soccorso in poi si sono prodigati per alleviare le mie sofferenze e lo hanno fatto con il massimo della professionalità e con carità, sono immensamente grato anche a loro. Signor Questore – è la conclusione della lettera – ancora grazie e siccome ho trascorso 56 anni della mia vita come Confratello della Misericordia, mi permetta di salutarla come usiamo noi al rientro dal servizio con; “Dio ne renda merito”. Cordialmente e con tanto affetto, Vinicio Fruzzetti“.