
Lunedì mattina la sindaca di centro-destra Cristina Ponzanelli. ha deposto fiori alla targa in piazza Jurgens
"Nella celebrazione del 21 luglio non c’è spazio per tutto e il contrario di tutto. Ancora oggi, a oltre cento anni di distanza, quella data richiama a una scelta di campo". Così Marco Baruzzo, segretario del Pd, e la capogruppo Beatrice Casini stigmatizzano l’iniziativa attuata, la sera del 21 luglio, da giovani militanti di destra in piazza Jurgens. "A Sarzana le nostalgie per il passato più nero non hanno e non possono avere cittadinanza – proseguono i dem –. Ci dispiace e ci preoccupa il fatto che i promotori di questa iniziativa abbiano cercato evidentemente e volutamente la provocazione, che non tengano in alcuna considerazione la reazione e la riprovazione delle organizzazioni democratiche e che cercheranno sicuramente di alzare ancora il livello della provocazione e dello scontro". Da qui l’appello all’assunzione di responsabilità a tutte le forze politiche ma soprattutto "alla giunta e alla maggioranza di centrodestra, che hanno coltivato per troppo tempo l’ambiguità, magari sotto le mentite spoglie di una presunta necessità di garantire libera espressione del pensiero".
A unirsi alla richiesta che l’amministrazione condanni, anche il gruppo di ’Sarzana protagonista’ che con all’associazione culturale omonima esprime una "forte e decisa difesa dei valori della democrazia e dell’antifascismo, contro la vergognosa e oltraggiosa manifestazione, con striscione inneggiante a quanto di peggio il nostro Paese ha subito nella sua storia, nella piazza intitolata al valoroso capitano Guido Jurgens, proprio la sera del 21 luglio".
Ferma condanna e sdegno per lo striscione anche da parte dela Cgil spezzina. "Sarzana è e resta una città profondamente antifascista, e non si lascerà intimidire da vecchi e nuovi fascisti – dichiara il segretario Luca Comiti –. Episodi come questo dimostrano che non è mai il momento di abbassare la guardia. Al contrario è nostro dovere rilanciare con determinazione i valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana, nata dalla lotta di liberazione contro il nazifascismo". Per Federica Giorgi, coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, si tratta di una "messa in scena nostalgica e provocatoria che offende la memoria di chi ha difeso la libertà contro lo squadrismo fascista e che prova, in modo surrettizio, a riabilitare ideologie che la storia ha condannato".
Elena Sacchelli