
Gianmarco Medusei
Nessun passo indietro. La manifestazione si farà. Casapound Italia conferma l’organizzazione della manifestazione “Defend Europe“ in programma sabato a Spezia che ha come messaggio quello della remigrazione dei clandestini. Dopo la comunicazione del divieto di manifestare in piazza Brin sede inizialmente proposta, l’iniziativa si sposterà in piazza Garibaldi. La piazza sarà il punto di ritrovo, nelle prossime ore anche in accordo con i rappresentanti locali del movimento e una volta ottenute le autorizzazioni verrà deciso se il corteo si muoverà in qualche direzione. Tenendo presente che a poca distanza partirà il corteo organizzato dal Comitato unitario della Resistenza che ha previsto l’appuntamento al parco 2 Giugno per poi sfilare fino a piazza Europa. All’iniziativa hanno aderito sindacati, partiti, associazioni e cittadini. Casapound però insiste sulla volontà di portare a termine l’iniziativa.
"Vogliamo dimostrare ancora una volta senso di responsabilità e abbiamo comunicato alla Questura la sede dell’evento in piazza Garibaldi, invece che piazza Brin. Non accetteremo ulteriori divieti. La nostra iniziativa è stata preavvisata con settimane di anticipo, il fatto che ora una piazza già occupata sia concessa ad un’altra associazione è assurdo e non può essere questo escamotage a ledere la nostra libertà di scendere in piazza. CasaPound esiste da vent’anni, fa politica alla luce del sole e ha tutto il diritto di manifestare. Se si vogliono realmente evitare problemi di ordine pubblico, non siano autorizzate contro-manifestazioni che hanno il chiaro scopo di contestare e impedire un’iniziativa legittima e preavvisata da tempo. Per quanto ci riguarda sabato 17 maggio saremo a Spezia, la manifestazione è confermata e non faremo passi indietro".
Intanto ieri in Regione non è stato discusso l’ordine del giorno presentato dal consigliere Gianmarco Medusei. Il rappresentante spezzino di Fratelli d’Italia ha chesto di condannare i gravi atti verificatisi a Sarzana e a Genova contro la memoria di Sergio Ramelli e Ugo Venturini, vittime dell’odio politico. "Sarebbe stato un modo – spiega Medusei – per distendere gli animi e smorzare i toni alla vigilia delle due manifestazioni in programma a Genova venerdì e il giorno successivo a Spezia. Trovo preoccupante che le forze di opposizione in consiglio regionale abbiano rifiutato di sottoscrivere un ordine del giorno che chiedeva semplicemente e senza ambiguità di condannare con fermezza gli atti avvenuti a Sarzana, chiedendo che venga assicurata la giusta sanzione nei confronti dei responsabili e a dissociarsi dalle immagini raffiguranti Ugo Venturini a testa in giù. Restiamo stupiti dal fatto che i capigruppo della sinistra non abbiano saputo cogliere l’occasione per mandare un segnale istituzionale unificato di responsabilità e rispetto anche nei confronti delle vittime degli anni di piombo. Hanno scelto, ancora una volta, l’ideologia e di condannare solo quello che fa comodo a loro ".
Massimo Merluzzi