VIMAL GABBIANI
Cronaca

Stop ai mezzi Euro 4, è ancora polemica: "Tanti negozi danneggiati”

Bilancio dei saldi invernali in chiaro scuro per le associazioni di categoria: "Dati discordanti, ricavi in linea con il 2023. Ma ci sono anche cali del 30%"

Domani ultimo giorni di saldi a Spezia (foto d’archivio)

La Spezia, 17 febbraio 2024 – Un bilancio dei saldi in chiaro scuro, dove si cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno anche se le difficoltà non sono poche. E’ quanto emerge dalle associazioni di categoria tracciando il bilancio della stagione dei saldi 2024 che, in Liguria, termina domani. Quarantacinque giorni in cui commercianti sono stati impegnati a dar fondo a quanto rimasto invenduto delle collezioni invernali, preparandosi a far posto ai colori e alla leggerezza degli articoli primaverili ed estivi.

"Arrivati all’inizio dell’ultimo weekend dei saldi invernali, come associazione abbiamo raccolto dati discordanti che variano molto da commerciante a commerciante sulla loro buona riuscita o meno – sottolinea il presidente di Federmoda La Spezia Simone Vezzoni – In media i ricavi sono in linea con l’anno precedente, tuttavia osservando i numeri per singolo negozio, è possibile notare un quadro discordante e in alcuni casi agli antipodi: alcuni esercenti hanno aumentato i propri ricavi mentre altri invece che denunciano una perdita del 30% rispetto al 2023. Uno dei fattori che potrebbe aver influito sul crollo dei guadagni potrebbe essere da identificare nello stop all’entrata dei mezzi euro 4 in centro".

"C’è stata una falsa partenza il 5 gennaio – spiega Nicola Carozza, responsabile categorie Confartigianato – molti operatori hanno segnalato un inizio dei saldi troppo prematuro come tempistica e questo ha inciso sui dati complessivi, ma successivamente abbiamo avuto segnali di risveglio. Nelle ultime settimane abbiamo registrato una ripresa degli acquisti, favorita anche dai buoni numeri relativi San Valentino. Il recupero ha permesso di alleggerire i magazzini e serve agli operatori per far fronte agli impegni e alle scadenze con i fornitori, anche se la redditività si va sempre più assottigliando e non mancano commercianti che hanno visto una riduzione dei propri volumi di vendita rispetto agli anni passati. D’altra parte oramai le occasioni e i modi per effettuare acquisti a prezzi vantaggiosi ci sono tutto l’anno, e questo fa calare in parte l’attenzione sui saldi. Un dato che emerge – conclude Carozza – nell’opinione degli imprenditori, soprattutto del centro cittadino e che potrebbe far interrogare gli Amministratori è il calo della vitalità: manca la gente a passeggio e di conseguenza la propensione all’acquisto".