Sarzana, nella casa di Bedini trovati documenti della trans Camilla

Arresto non convalidato per un vizio procedurale, ma il 32enne indagato resta in carcere per i gravi indizi di colpevolezza

Daniele Bedini e la trans Carlo Bertolotti, alias Camilla

Daniele Bedini e la trans Carlo Bertolotti, alias Camilla

La Spezia, 11 giugno 2022 - Nella casa di Daniele Bedini sono stati trovati i documenti e alcuni effetti personali della trans Carlo Bertolotti, alias Camilla. Lo confermano sia fonti inquirenti che lo stesso avvocato di Bedini, Rinaldo Reboa, in un'intervista alla Rai. L'artigiano di 32 anni, indagato per l'omicidio di Nevila Pjetri e di Carlo Bertolotti Marinella di Sarzana, resta al momento in carcere per i gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Ma a causa di un vizio procedurale, legato agli orari del fermo, il gip del tribunale della Spezia non ne ha convalidato l'arresto. Il giudice per le indagini preliminari ha dunque avallato l'impianto accusatorio formulato dalla procura. 

Daniele Bedini aveva una condanna a tre anni passata in giudicato per una rapina compiuta nel 2019. Per il mancato arresto che doveva essere eseguito nei mesi scorsi sono in corso accertamenti degli ispettori ministeriali, dopo che l'atto gli è stato notificato quando era già stato arrestato per l'omicidio della prostituta. Il presunto omicida di Nevila Pjetri, prostituta di origine albanese, e di Carlo Bertolotti, la transessuale Camilla residente ad Albiano Magra, rimane dunque detenuto nel carcere di Villa Andreino, alla Spezia, dove ieri pomeriggio si è svolto l'interrogatorio di garanzia.

Il movente dei due omicidi

Il giovane non ha risposto alle domande. Bedini è accusato di aver ucciso nella notte tra sabato e domenica scorsi Nevila, 35 anni, e la notte dopo Camilla, entrambi con la stessa modalità: colpi di pistola alla testa. Il movente sembra essere quello della rapina per procurarsi soldi per acquistare droga, dipendenza da cui non sarebbe uscito nonostante il padre abbia dichiarato che da un anno era pulito. Gli omicidi sono avvenuti in una zona tra la Liguria e la Toscana, nel comune di Sarzana, a Marinella, area conosciuta per la prostituzione.

Le indagini, condotte dai carabinieri della Spezia, proseguono spedite in attesa del riscontro del sopralluogo del Ris di Parma avvenuto nella giornata di ieri e che ha individuato tracce di sangue sul veicolo di Bedini. Intanto emerge anche che all'arrivo dei carabinieri nella sua abitazione il giorno dell'arresto avrebbe tentato la fuga, saltando in strada da un terrazzo. È stato poi bloccato da due militari. L'arma del delitto, una pistola calibro 22, non è ancora stata trovata. Il padre di Bedini aveva denunciato la scomparsa dell'arma, prelevata da una cassaforte che starebbe stata smurata: l'uomo si è accorto del furto lo scorso sabato sera. Poche ore dopo c'è stato il primo delitto, quello di Nevila Pjetri, uccisa con un'arma di piccolo calibro proprio come quella sparita dalla cassaforte di papà Bedini.