ILARIA VALLERINI
Cronaca

Pagamento elettronico sui mezzi: “Pos a bordo, ma non in funzione”

Antonella Simone (Confartigianato): “Siamo ancora indietro rispetto ad altre destinazioni per le vacanze”. E sulle corse: “Sono carenti e inaffidabili. Manca collegamento notturno, operatori in provincia penalizzati”

Busc a La Spezia (foto repertorio)

Busc a La Spezia (foto repertorio)

La Spezia, 8 agosto 2025 – Partire e tornare senza sapere quando... andata senza ritorno. Non è solo il ritornello della hit di Baby K ma una realtà appena mettiamo il naso fuori da Spezia senza essere automuniti.

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Biassa, Montalbano, Portovenere: da qua proviene il grido d’aiuto di numerose attività che vivono di turismo (e non solo quello autominito). Località periferiche o collinari che soffrono da tempo di un’emorragia del trasporto pubblico su quattro ruote. Corse carenti, bus che improvvisamente saltano a piè pari le fermate o che non passano direttamente, ma soprattutto servizio inesistente nella fascia oraria notturna (termina tra le 20 circa e le 20.20).

E poi ancora: servizio di pagamento elettronico che non è ancora in funzione rispetto a molte altre località turistiche. Insomma, un girone dell’inferno per i passeggeri che non sanno da che parte rifarsi ma anche per gli stessi imprenditori del terzo settore che hanno la propria attività in queste zone malservite. A raccogliere le voci di imprenditori esasperati è Antonella Simone, responsabile del Turismo di Confartigianato: “E’ una situazione che penalizza fortemente i nostri operatori. I turisti o clienti non automuniti non trovano un’offerta di trasporto pubblico su quattro ruote per il dopo cena e così sono costretti a trovare alternative: il taxi o gli Ncc. Addirittura alcuni titolari sono costretti al termine del servizio della cena a rimettersi in moto per dare uno strappo a casa ai dipendenti che non sono automuniti”.

Simone solleva anche due ulteriori criticità: “Assurdo che non sia ancora possibile acquistare i biglietti con carta di credito sui bus come avviene in tutte le città turistiche nonostante fosse già stato annunciato nel marzo 2024. Molti bus hanno il pos con la scritta che il servizio non è ancora in funzione e che è invece attivo in tante altre città con carta di credito o un bancomat contactless, senza alcuna commissione aggiuntiva”.

“Lo stesso annuncio della realizzazione App Liguria Go, che costerà alla Regione 22,5 milioni di euro (comprendente anche altri servizi), ci lascia perplessi - dice Simone - E’ scomodo per un turista straniero dover scaricare un’applicazione per pagare un biglietto del bus dove basterebbe un’obliteratrice o un poss. Ragionamento diverso se questa l’app offrisse anche altri servizi integrati tra cui il pagamento dei parcheggi o dei biglietti per accedere ai musei”.