La Spezia, 15 agosto 2025 – Umberto Efeso, l'autotrasportatore spezzino di 57 anni che ha ucciso la moglie Tiziana Vinci di 54 anni con tre coltellate al fianco e all'addome, si è liberato del braccialetto elettronico dopo aver compiuto il delitto ed esser scappato dalla villa dell'imprenditore nella quale la donna prestava servizio.
Lo ha confermato lo stesso avvocato di Efeso, Andrea Buondonno. Il braccialetto elettronico, che aveva già mostrato alcuni segni di malfunzionamento, è stato gettato via da Efeso durante la breve fuga in auto che poi si è conclusa alla caserma dei carabinieri di Ceparana dove si è costituito.

Domani alla Spezia è prevista la convalida del fermo per l'autotrasportatore che è accusato di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione e dal vincolo coniugale.
Ieri Efeso aveva detto al suo avvocato che voleva “solo parlare con lei” ma poi “non so cosa ho fatto”. Ora Efeso è in carcere alla Spezia; si era avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio.
"Ho trovato Umberto Efeso in uno stato totalmente confusionale. Sofferente, piangente. Gli è cascato il mondo addosso”, aveva detto l’avvocato Buondonno che assieme al suo collega di studio Nunzio Gallo difende Efeso.
"Volevo solo parlare con lei, mi ha detto – ha ricordato il legale – ma probabilmente lei non ha voluto parlare con lui ed è successo quel che è successo. È stato un colloquio duro, Efeso non era chiaramente presente a sé stesso e ha detto più volte di non ricordare nulla”.