MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Lo striscione agita l’alleanza politica. Polemiche e prese di posizione

Il coordinatore Alessio Melita responsabile di Gioventù Nazionale è stato rimosso da Fratelli d’Italia . Intanto la Digos sta seguendo attentamente la vicenda e i partecipanti rischiano una denuncia. .

La deposizione della corona da parte della sindaca Ponzanelli alla lapide che ricorda i. fatti del 1921

La deposizione della corona da parte della sindaca Ponzanelli alla lapide che ricorda i. fatti del 1921

Il clima in città è teso. Ma non soltanto da ieri. Sono mesi che Sarzana sta osservando uno scambio notturno di slogan che imbrattano muri e facciate scegliendo luoghi non a caso. Dalle scritte contro Ramelli di fronte alla sede di Fratelli d’Italia intitolata al giovane esponente della destra morto il 13 marzo 1975 dopo l’aggressione di alcuni militanti legati ad Avanguardia Operaia arrivando alla sfilata dell’altra sera in piazza Jurgens di alcuni giovani riconducibili a Gioventù Nazionale.

Un luogo simbolo della città di Sarzana, in una data altrettanto significativa. Intanto è arrivata la prima decisione: il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia La Spezia ha rimosso Alessio Melita dall’incarico di responsabile provinciale di Gioventù Nazionale promotore della manifestazione sulla quale la Digos della questura della Spezia ha puntato l’obiettivo. Gli organizzatori e partecipanti comunque rischiano la denuncia per aver svolto una manifestazione seppur di pochi minuti senza aver richiesto l’autorizzazione. Il sit in è avvenuto in un luogo pubblico, la notte, senza la presenza dei controlli da parte delle forze dell’ordine per scongiurare eventuali disordini e comunque incontri ravvicinati non certo per scambi di cortesie. Lo striscione esposto e fotografato sul quale è stato scritto “Figli del Secolo“ ha creato non poco imbarazzo anche nella giunta di centrodestra del Comune di Sarzana ma anche la presa di posizione della sindaca Cristina Ponzanelli che ha condannato le espressioni di pensiero che non "si riconoscano nei valori di libertà e Democrazia". Intanto Fratelli d’Italia ha “silurato“ Alessio Melita dall’incarico di responsabile provinciale di Gioventù Nazionale. Un rapporto da tempo logoro segnato, specifica il partito, da iniziative personali improvvide e non autorizzate in contrasto con lo spirito e la linea politica di Fratelli d’Italia. "Nonostante diversi ammonimenti – dichiara il coordinatore provinciale Davide Parodi – Melita ha progressivamente preso le distanze dal nostro partito, promuovendo iniziative del tutto personali e lontane dalle posizioni ufficiali di Fratelli d’Italia. La decisione di rimuoverlo dall’incarico è stata presa in piena sintonia con l’onorevole Fabio Roscani, presidente nazionale di Gioventù Nazionale". Il movimento è commissariato e per il momento affidato a Alessandro Balboni, vicesindaco di Ferrara e presidente provinciale del partito nella città estense. Una rimozione che secondo l’onorevole Maria Grazia Frijia " è diventata un atto dovuto, per rispetto del nostro partito e di tutti quei giovani che desiderano avvicinarsi con serietà e coerenza alla politica di Fratelli d’Italia".

Sull’episodio è intervenuta anche la presidenza del Comitato Provinciale Unitario della Resistenza della Spezia a firma dei copresidenti Egidio Banti, Paolo Galantini, Giorgio Pagano. "Sconcerto e indignazione per la vergognosa iniziativa organizzata a Sarzana da alcuni elementi riconducibili a Gioventù Nazionale. Quello che è accaduto non deve essere derubricato a una bravata giovanile. L’aver esposto uno striscione con caratteri tipici del ventennio fascista è un’offesa alla storia d’Italia e della città di Sarzana che attraverso il suo sindaco aveva appena commemorato i fatti di Sarzana del 21 Luglio 1921. Raccomandiamo di coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado, in una campagna volta a sconfiggere l‘evidente ignoranza storica".

La consigliera regionale Carola Baruzzo del Partito Democratico ha chiesto che si assumano provvedimenti nei confronti di tutti gli appartenenti alla giovanile del partito che hanno diffuso quel messaggio indegno".

Massimo Merluzzi