MATTEO MARCELLO
Cronaca

Centrale unica per il 118. Pd e Cgil vanno all’attacco: "Soccorsi a rischio ritardo"

La riorganizzazione nelle modifiche al piano socio-sanitario votato dal Consiglio. L’assessore Nicolò respinge le accuse: "Così la migliore gestione delle chiamate". .

Un soccorso a una persona. La Regione ha deciso di centralizzare la centrale operativa del 118 (. foto di repertorio

Un soccorso a una persona. La Regione ha deciso di centralizzare la centrale operativa del 118 (. foto di repertorio

La riforma del 118 voluta dal centrodestra anima la politica di casa nostra. Il provvedimento, votato dal Consiglio regionale nell’ambito delle modifiche al Piano socio sanitario regionale, prevede la riorganizzazione del servizio in una sola centrale regionale anziché le cinque dislocate sul territorio, Spezzino compreso. Per Davide Natale, consigliere regionale dem, "la creazione di un’unica struttura integrata a livello regionale non è infatti frutto di alcun confronto con chi quotidianamente opera in quella realtà. Prima di prendere una decisione simile ci sono le peculiarità dei territori periferici. Una centrale locale del 118 oltretutto si porta dietro una conoscenza del territorio che si rivela spesso molto utile nella gestione del soccorso stesso. Nessuno pensa che il sistema sia intoccabile, ma sarebbe stato auspicabile un’analisi delle esigenze e una fotografia dell’esistente prima di intervenire". Bocciatura netta anche da parte di Luca Comiti, segretario provinciale della Cgil, secondo cui la decisione approvata nel nuovo piano sanitario regionale di accentrare su Genova il servizio del 118 "è una scelta profondamente sbagliata, che rischia di compromettere seriamente l’efficienza del servizio di emergenza sul territorio spezzino. Un operatore del 118 per poter rispondere tempestivamente ed efficacemente a una richiesta di emergenza deve conoscere il territorio da cui proviene la chiamata. Rischiamo ritardi nei soccorsi e un indebolimento strutturale di un servizio essenziale. Chiediamo con forza che questa decisione venga rivista: il servizio del 118 deve rimanere organizzato su base provinciale".

Di diverso avviso l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, che nel corso del dibattito in Consiglio regionale ha evidenziato l’importanza operativa della riorganizzazione, "che andrà a migliorare e finalizzare meglio le richieste che possono essere gestite in maniera tranquilla anche negli ospedali a bassa intensità di cura". Secondo Nicolò la riforma permetterà una gestione migliore delle chiamate. L’assessore ha poi replicato ad alcune delle critiche dei consiglieri di minoranza: "Non è vero che non abbiamo ascoltato il parere delle parti in causa, a partire dai sindacati, al mondo del 118 fino ai Comuni e da questi soggetti non è stata manifestata nessuna problematica".

mat.mar.