
Il centrosinistra ha presentato una mozione contro gli eccessivi rincari in molte bollette a causa della mancata lettura dei contatori (. foto di repertorio
Dopo le numerose proteste sollevate dai cittadini della Val di Vara e dai sindaci dei Comuni del territorio, e sopratutto dopo l’improduttiva riunione dei sindaci con Acam Acque, il gruppo di centrosinistra in Consiglio provinciale ha presentato una mozione che impegna la Provincia a intervenire in maniera decisa sul caso delle bollette dell’acqua gonfiate da stime arbitrarie.
L’atto chiede al gestore Acam Iren la sospensione dell’incasso delle bollette sovrastimate già emesse, ritenute inadeguate perché non basate su consumi reali o su dati storici delle singole utenze, come previsto dalla normativa. Negli ultimi mesi, infatti, molti utenti nei Comuni, di Val di Vara e non solo, hanno ricevuto bollette con importi anomali, calcolati su stime giudicate eccessive e scollegate dai consumi passati. "Con la mozione presentata – spiega il capogruppo Gianluca Tinfena – chiediamo una presa di posizione netta di tutto il consiglio provinciale, che rafforzi le posizioni espresse dai sindaci e dallo stesso presidente Peracchini, per la sospensione dell’esecutività e dell’incasso delle bollette sovrastimate già inviate nei Comuni interessati e per l’attivazione di un piano straordinario per la lettura puntuale dei contatori, da concludersi entro 90 giorni, al fine di correggere gli importi basati su stime. Inoltre chiediamo l’adozione di un protocollo operativo tra enti e Acam Iren che preveda l’identificazione degli utenti con difficoltà di autolettura, l’obbligo per il gestore di utilizzare dati storici verificabili in caso di stima e un controllo effettivo sulle ditte incaricate delle letture". Il gruppo sottolinea che la mozione "rappresenta un chiaro segnale politico e istituzionale a sostegno dei Sindaci della Val di Vara che, da settimane, si stanno facendo portavoce del malcontento".