CHIARA TENCA
Cronaca

Barriere architettoniche: "La stazione di Levanto non del tutto accessibile"

Viaggiatori con mobilità ridotta costretti all’attraversamento assistito dei binari. Ma dalle Ferrovie rassicurano: "Ascensore sul marciapiede 2 entro il 2026".

Nonostante le buone notizie sulla messa a norma della stazione ferroviaria, a Levanto nella situazione attuale c’è ancora da fare. Lo denuncia il delegato barriere architettoniche della Consulta provinciale delle persone con disabilità, Nicola Torre. "Nei giorni scorsi – racconta – ho prenotato alla stazione il servizio Sala blu, che offre assistenza alle persone con mobilità ridotta. In relazione a ciò, sono stato condotto al binario desiderato tramite attraversamento dei binari, accompagnato dal personale ferroviario e con contestuale momentaneo blocco della circolazione dei treni. Una modalità, l’unica ad ora possibile, in quanto non ci sono ancora gli ascensori, che ritengo inaccettabile".

Torre segnala al nostro giornale una serie di difficoltà nelle stazioni delle Cinque Terre. "Rilevo altresì, in generale e anche con particolare riferimento alla stagione turistica – aggiunge –, che non sono tutte accessibili: tali sono considerate solo Monterosso, che non ho avuto modo di verificare e, volendo includerla nel comprensorio, Levanto, che però, come detto, non ritengo tale, viste le modalità adottate per consentire ai passeggieri con disabilità di superare i binari. A questo proposito auspico si tenga fede, nei tempi, agli impegni presi". È la stessa Rfi, gruppo Fs, ad annunciare che la prima fase degli interventi sarà completata entro aprile 2026, con la realizzazione dell’ascensore sul marciapiede 2, le relative opere di adeguamento delle scale e del sottopasso; la seconda, in base alla disponibilità del finanziamento, dovrebbe riguardare l’inserimento nel fabbricato viaggiatori di un nuovo ascensore e la riqualificazione del piazzale esterno, compreso l’inserimento di un ulteriore ascensore di collegamento fra lo spiazzo e la viabilità sottostante. Concluderà la tranche di lavori l’innalzamento a 55 cm di altezza dal piano del ferro del marciapiede 1, compatibilmente con le esigenze dell’esercizio ferroviario. "Su questi temi, nonché su questioni sempre inerenti le barriere architettoniche, in ambiti quali Atc, Poste – in particolare per le porte a battente spesso chiuse –, pontili, marciapiedi eccetera – conclude l’intervento diffuso dall’attivista sarzanese – recentemente ho avuto modo di interloquire con il consigliere regionale Gianmarco Medusei, che ultimamente ha presentato un’interrogazione proprio sull’accessibilità dei pontili. Ce ne siamo occupati anche come consulta, insieme ai consiglieri Davide Natale, Carola Baruzzo, al deputato Alberto Pandolfo e al segretario della Cgil spezzina Luca Comiti".

Chiara Tenca