Ha riparato le biciclette a tutta la città. Per una vita. E ancora fino a qualche tempo fa Giorgio Rossi lo si poteva incontrare in giro nel centro storico con la sua inconfondibile “divisa“ mimetica in sella a una singolare bicicletta assemblata nel suo laboratorio di piazza Calandrini. Rossi è stato uno dei simboli di Sarzana, impossibile non conoscerlo. Da qualche tempo le sue uscite si sono fatte sempre più rare e l’altra sera si è spento all’età di 90 anni compiuti a giugno. Ha imparato il mestiere di “biciclettaio“ come amava definirsi nell’officina di Gambirasi altro storico commerciante cittadino per poi aprire una sua bottega in piazza Calandrini e lavorando fino a una quindicina di anni fa. Per qualsiasi problema alle due ruote, a motore oppure a pedali ma anche attrezzi agricoli, la soluzione era Giorgio Rossi che nel suo laboratorio tra i vecchi scaffali trovava le attrezzature giuste per risolvere la situazione. Per anni è stato l’unico meccanico del centro storico e la fila davanti alla sua porta non è mai mancata. Ma il passaggio al negozio in piazza Calandrini era anche l’occasione per un saluto, una chiacchiera sulla città, sulle partite della Juventus oppure per le ultime novità sulla stagione venatoria della quale è stato un grande appassionato. Lascia la moglie Maria con la quale risiedeva in via Torrione San Francesco e la figlia Rosi, conosciutissima ex maestra di scuola dell’infanzia. I funerali di Giorgio Rossi si svolgeranno oggi alle 16 in cattedrale a Santa Maria.
Massimo Merluzzi