REDAZIONE GROSSETO

"Strada dissestata e al buio. Molti pericoli, nessun intervento"

"Un chilometro e mezzo di strada trafficata da mezzi agricoli che può essere rappresentata in termini lunari come una serie...

"Un chilometro e mezzo di strada trafficata da mezzi agricoli che può essere rappresentata in termini lunari come una serie...

"Un chilometro e mezzo di strada trafficata da mezzi agricoli che può essere rappresentata in termini lunari come una serie...

"Un chilometro e mezzo di strada trafficata da mezzi agricoli che può essere rappresentata in termini lunari come una serie interminabile di piccoli e medi crateri con quel che resta di un antico catrame sbriciolato pericoloso per le persone e dannoso per le auto". Così i residenti in località ’Le Case’ definiscono la strada che conduce alle loro abitazioni, quattro famiglie "che vivono – dicono ancora – ai confini del bosco vicino al bellissimo ed abbandonato Oratorio del Santissimo Crocifisso costruito nel 1892 e che conserva al suo interno un crocifisso ligneo ritenuto miracoloso, ritrovato tra il fieno di una stalla vicina. Una piccolissima comunità un po’ in là con l’età che probabilmente ha poca, se non nessuna, valenza in termini elettorali".

"Per rendere più elettrizzante la percorrenza notturna – continuano i cittadini –, c’è un solo lampione risalente agli anni ’70 demodé e poco green. Le buche, a proprie spese, via via le sistemano i vecchi abitanti, così come provvedono alla manutenzione della vegetazione ricolma di alberi e rami pericolanti. Ma di priorità il Comune ne ha tante: troppe e sempre altrove. “I lavori sono imminenti”, “siamo stati fermi per la pioggia”, “l’illuminazione non è nostra competenza”, “presto mandiamo una squadra” ma il presto non arriva mai e passano gli anni. Pur comprendendo che il territorio è vasto e che le esigenze sono tante ed i soldi sempre meno, se non un’opera risolutiva, forse almeno mettere in sicurezza qualche buca, togliere qualche albero pericolante da bordo strada e mettere un paio di lumini in più potrebbe essere cosa sana e giusta. Altrimenti non ci resta che sperare in un miracolo del santissimo crocifisso".