
Il grido d’allarme dei residenti della strada di Pegazzano. "Buche grosse così da dove saltano fuori i topi"
Un percorso a ostacoli di poco più di 100 metri tra buche, topi e, in caso di pioggia, un fiume da guadare. Si tratta della strada comunale interna di via Fabio Filzi, nel quartiere di Pegazzano, che dal civico 117 arriva al 149 "Il problema che vogliamo portare all’attenzione – dice Antonella Canese, abitante della zona – riguarda questa strada comunale interna di via Fabio Filzi: è da ben sette anni che cerchiamo di contattare, senza risultati, l’amministrazione del nostro Comune per chiedere innanzitutto un intervento di riasfaltatura completa e non ‘a rattoppi’. Personalmente, mi sono rivolta più volte, attraverso mail e anche con una segnalazione al ‘Sistema reclami del comune della Spezia – Segnalazioni del cittadino’, che risulta essere stata correttamente inviata, ricevuta e regolarmente protocollata in data 28 aprile 2019; ma da allora non è stato fatto nulla. Anche ad un’altra mail mandata il 20 marzo 2024 – spiega Canese – non è stato dato alcun seguito". "Un paio di anni fa – le fa eco Nicola Sanseviero – abbiamo intrapreso una raccolta firme che ha portato, come risultato, a un intervento emergenziale di rattoppo. Ma oggi siamo a punto e a capo, se non peggio".
E per i residenti questa non è solo una questione di decoro: "Si tratta di un problema di sicurezza vera e propria – precisa Alberta Torri – che riguarda più di trenta famiglie che abitano qui. Noi adulti abbiamo collezionato una ’serie’ di storte alle caviglie, i bambini invece inciampano di frequente rovinando a terra. Infine ci sono residenti molto anziani che, per il timore di cadute, non escono più". Maria Stella Ciraudo invece, se vuole uscire, è costretta a rinunciare alla sua sedia a rotelle e a forzarsi, con l’aiuto dei parenti, su stampelle e solo per pochi passi: "Mi muovo grazie a una carrozzina che però su questa strada così dissestata non posso usare, e anche con le stampelle riesco a fare solo pochi passi, giusto per sedermi sotto casa. Se venisse rifatto il manto stradale io non sarei più prigioniera di questo pezzo di strada che mi impedisce di muovermi". Per non parlare di quando piove.
"Ci sentiamo abbandonati – dice senza mezzi termini Antonella Canese – quando piove, in particolare, su questa strada non può transitare nessun pedone perché si trasforma in un torrente. Tra tutte le buche presenti nel selciato poi ce n’è una in particolare da cui fuoriescono a tutte le ore, enormi topi". Un problema anche di igiene e sicurezza. "Qui i topi scorrazzano liberi e indisturbati – interviene un altro abitante, Giovanni Apruzzi – tant’è che noi, privatamente e a nostre spese, ci eravamo adoperati per la derattizzazione della zona, ma ora si rende necessario un intervento radicale che può fare solo il Comune".
Una zona che, come descrivono i residenti, pare davvero dimenticata: "E’ proprio una zona bypassata questa – ribadisce Sirio Curti – anche per quel che riguarda la pulizia: attualmente dobbiamo provvedere noi. Per un po’ di tempo è venuto un operatore almeno una volta al mese, ma da due anni a questa parte non viene più nessuno. Vogliamo – conclude Curti – che il Comune ci consideri e che soprattutto ci ascolti". E se tutto questo non bastasse, è sufficiente attraversare la strada per trovarsi all’interno del cosidetto ‘Parco del Cantiere’, meta quotidiana di grandi e piccini. "Da questo parco – spiega Piero Filia – è stato tolto, nottetempo, l’alto scivolo in acciaio che ne collegava in altezza i due livelli e che ne costituiva la vera attrazione. Peccato solo che al suo posto sia rimasto una sorta di ‘trampolino’ sul vuoto: pericolosissimo e segnalato solo da una semplice transenna".
Alma Martina Poggi