MASSA MARITTIMAServe intervenire con fermezza ma anche educare. E’ questo l’input che la segreteria del Pci ‘Colline Metallifere’ ha intenzione di dare dopo l’ennesimo atto di violenza che si è consumato al parco di Poggio qualche giorno fa. "Il territorio delle Colline Metallifere è sempre stata considerata un’isola felice e ora si sta progressivamente trasformando in un territorio a rischio - inizia il segretario Daniele Gasperi - Le notizie che quotidianamente sentiamo, di risse tra bande di minori, furti in appartamenti, truffe agli anziani, danneggiamenti a mezzi e beni pubblici, che fino a poco tempo fa apparivano lontani dalla nostra realtà, purtroppo cominciano ad essere presenti nel comprensorio e danno un segnale preoccupante che dovremmo cogliere, un’indicazione per prevenire e vigilare su quella che potrebbe diventare un’emergenza". L’ultima, come detto, in ordine di tempo è la vicenda che si è verificata nel Parco di Poggio a Massa Marittima sulla quale dovrà essere accertata la dinamica. Una rissa tra ragazzini che ha fatto scalpore, soprattutto per le modalità per come è avvenuta. "Un fatto che suona come un ulteriore campanello di allarme per il quale è urgente una riflessione affinché non si giunga a criticità diverse da gestire - aggiunge - A ritroso tornano le scelte fatte a suo tempo, su un decentramento e un accorpamento di servizi di polizia, che di fatto hanno depauperato i Comuni, le frazioni e tutto il territorio del comprensorio di forze dell’ordine, il tutto a discapito di una sicurezza che il cittadino non percepisce e che anzi viene messa in discussione dai fatti, sempre più frequenti, che si stanno registrando e in maggiore ascesa nel periodo estivo. Tutti episodi che non devono essere sottovalutati e che necessitano di un appropriato progetto, considerando il numero di cittadini anziani che vivono soli e di una società basata sull’individualismo che dimentica le basi fondamentali del vivere in comunità". Gasperi conclude: "Serve dunque potenziare la vigilanza ma anche essere in grado di reprimere e investire su una cultura di educazione che abbandoni modelli che esaltano la violenza come modalità di affermazione sociale sono alla base per aumentare in termini reali sicurezza e serenità che sono state sempre caratteristiche peculiari della nostra realtà".
CronacaRissa al parco di Poggio: "Potenziare la vigilanza. Ora una cultura diversa"