
La battaglia legale si è conclusa con l’ordinanza della Corte di Cassazione (foto di repertorio)
Grosseto, 5 agosto 2025 – Ci sono voluti undici anni per mettere la parola fine sulla richiesta di risarcimento danni nei confronti di un ciclista che si era gravemente ferito dopo una caduta in bici, lungo la Vecchia Aurelia. L’incidente, infatti, era accaduto il 26 gennaio del 2014: l’uomo era in sella alla bicicletta quando a causa del manto stradale dissestato cadde a terra, riportando gravi lesioni personali. Da qui è iniziata la battaglia legale per il risarcimento del danno. La strada 153 ’Vecchia Aurelia’ è di competenza della Provincia di Grosseto. Quindi in prima battuta l’uomo ha intentato causa contro l’amministrazione comunale di palazzo Aldobrandeschi, contestando la mancata manutenzione della strada. In realtà è emerso, nel corso degli anni di battaglia legale, che la manutenzione era stata eseguita o comunque avrebbe dovuto essere, ed era stata affidata in appalto alla società C.c.g..
La battaglia legale quindi è stata giocata a più attori in campo e si è conclusa nei giorni scorsi con l’ordinanza della Corte di Cassazione. Gli ermellini hanno stabilito, definitivamente, che l’ufficialità dell’appalto di manutenzione di quel tratto di strada (ufficialità contestata nel corso dei vari gradi di giudizio dalla Ccg) era stata di fatto dalla stessa azienda appaltatrice sancita con la lettera in cui chiedeva alla propria assicurazione Unipol di intervenire, in cui era stato descritto compiutamente l’appalto ricevuto dalla Provincia di Grosseto. Pertanto il ricorso è stato dichiarato inammissibile il ricorso, e i giudici della terza sezione civile della Corte Suprema hanno condannato l’azienda anche al pagamento di 4.500 euro di spese legali a favore dell’Amministrazione di palazzo Aldrobrandeschi (assistita legalmente dall’avvocato Francesco Usai) e di 6mila euro a favore della vittima dell’incidente (assistito dall’avvocato Alessio Bianchini). Vicenda chiusa, dopo undici anni.
cri.ru.