REDAZIONE GROSSETO

Medicina: "Assurdo chiudere il reparto"

Assolutamente contrario alla chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale di Pitigliano. Così si definisce il sindaco di Sorano, Ugo Lotti...

Assolutamente contrario alla chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale di Pitigliano. Così si definisce il sindaco di Sorano, Ugo Lotti...

Assolutamente contrario alla chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale di Pitigliano. Così si definisce il sindaco di Sorano, Ugo Lotti...

Assolutamente contrario alla chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale di Pitigliano. Così si definisce il sindaco di Sorano, Ugo Lotti (nella foto), per una decisione che lo lascia "profondamente perplesso sia per il contenuto in sé, sia per le motivazioni" e reputa "un duro colpo per tutto il territorio di Sorano".

Intanto, per il periodo scelto. "Si tratta di un periodo dell’anno particolarmente critico –dice Lotti –. Le persone che necessitano di un ricovero, infatti, sarebbero costrette a spostarsi fino a Orbetello o a Grosseto, affrontando almeno 70 chilometri di strada. Una situazione che comporta enormi disagi non solo per i pazienti, ma anche per i loro familiari. A tutto questo si aggiunge la mancanza di coinvolgimento delle istituzioni locali. Ancora una volta, purtroppo, l’Asl mostra una scarsa attenzione verso le istanze del territorio e dei suoi cittadini. Una mancanza di ascolto che non è un caso isolato, ma si inserisce in una serie di episodi che da tempo denunciamo. È difficile comprendere perché, invece di chiudere il reparto, non si sia valutata un’alternativa concreta: spostare i degenti (attualmente solo otto posti letto) in un’altra ala della struttura. Da tecnico, posso affermare con certezza che la giustificazione fornita, ossia l’incompatibilità tra i lavori edili e la presenza dei pazienti, non regge. Purtroppo, questa non è l’unica criticità che riguarda la sanità nel nostro territorio. Voglio ricordare anche la progressiva riduzione del numero dei medici di base: da quattro siamo passati a soli due, con la promessa (mai mantenuta) di sostituire il dottor Gagliardi, recentemente andato in pensione. Una promessa che temo sia stata ormai del tutto accantonata, lasciando la popolazione ancora più esposta".