NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Maltempo e rischi: "Momenti difficili ma le idrovore hanno funzionato bene"

Consorzio di Bonifica soddisfatto delle ’risposte’ avute dal sistema di prevenzione e poi di intervento durante le piogge "Il sistema di pompaggio ha evitato allagamenti gravi".

Consorzio di Bonifica soddisfatto delle ’risposte’ avute dal sistema di prevenzione e poi di intervento durante le piogge "Il sistema di pompaggio ha evitato allagamenti gravi".

Consorzio di Bonifica soddisfatto delle ’risposte’ avute dal sistema di prevenzione e poi di intervento durante le piogge "Il sistema di pompaggio ha evitato allagamenti gravi".

Il maltempo che ha interessato la Maremma tra martedì e mercoledì ha messo in moto l’intero sistema di prevenzione e gestione idraulica del territorio. Per far fronte all’ondata di piogge, il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud ha attivato tutte le sue 18 idrovore, rimaste in funzione per quasi tre giorni consecutivi e fondamentali per mantenere asciutte vaste aree agricole e urbane. Durante l’allerta meteo, il Consorzio ha svolto un monitoraggio costante, con tecnici e operatori presenti sul territorio per tutta la notte e la mattinata successiva, pronti a intervenire in caso di necessità.

"È stata una sorta di prova generale utile per verificare la tenuta del sistema di fronte a precipitazioni particolarmente intense – ha spiegato Massimo Tassi, responsabile dell’area manutenzione di CB6 –. Siamo soddisfatti della risposta delle aree servite dalle idrovore: hanno retto bene, anche sotto stress".

Il sistema di pompaggio ha permesso di drenare l’acqua in eccesso e di convogliarla verso il mare, evitando allagamenti in aree che altrimenti sarebbero rimaste sommerse.

"Il lavoro delle idrovore è spesso dato per scontato – ha aggiunto Tassi –, ma è grazie a questi impianti che la Maremma può continuare a vivere e produrre, soprattutto in settori come l’agricoltura".

Nessuna criticità significativa è stata riscontrata nei corsi d’acqua principali, anche grazie al fatto che le precipitazioni sono state localizzate nei sotto-bacini, riducendo il rischio di innalzamenti pericolosi nei grandi fiumi. Anche il reticolo minore ha risposto positivamente, confermando l’efficacia degli interventi di manutenzione realizzati nei mesi precedenti.

Per i prossimi mesi, il Consorzio continuerà a tenere sotto osservazione le principali aste fluviali dell’entroterra, considerate ’osservate speciali’: Bruna, Sovata, Ombrone, Osa, Albegna e Chiarone.

In particolare, sull’Albegna sono in corso i lavori finanziati dalla Regione Toscana per la cassa di espansione e lo scolmatore di Campo Regio, opere che fanno parte del complesso sistema di difesa idraulica del fiume Albegna e dell’abitato circostante. Il completamento dell’opera è legato anche alla realizzazione di un ponte sulla statale da parte di Anas. Una volta terminati i lavori, la manutenzione passerà al Consorzio, in convenzione con la Regione, come avviene già per l’arginatura dell’Ombrone.

L’ultima ondata di maltempo che ha colpito la Maremma è stata comunque una prova generale per capire cosa va e cosa invece ancora non va e dove è opportuno intervenire.

Il comune più colpito è stato quello di Isola del Giglio, dove in soli 45 minuti sono caduti 74 millimetri di pioggia, un dato significativo per un’area idraulicamente fragile. Anche in questo caso, il reticolo ha retto grazie agli interventi di manutenzione già effettuati da CB6.

Anche alcune zone dell’entroterra hanno vissuto momenti di pioggia insistente: a Marsiliana si sono registrati 30 millimetri di pioggia in soli 15 minuti.

Nicola Ciuffoletti