
La vasta area bruciata dal rogo di ferragosto, ripresa ieri dall’elicottero
GROSSETOUn ferragosto decisamente difficile sul fronte incendi in Maremma. E una notte, quella tra venerdì e ieri, trascorsa tra le lingue di fuoco che non volevano saperne di essere domate. E una lotta contro il tempo per limitare i danni già ingenti provocati da quelle enormi fiamme, che hanno iniziato a divampare dal primo pomeriggio di venerdì, vicino Baccinello, sul territorio comunale di Roccalbegna, per poi divorare centinaia di ettari di bosco e pascoli fino al Granaione, sul territorio di Campagnatico. Fa il punto della situazione a ieri pomeriggio, il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Grosseto, Roberto Bonfiglio. "Non siamo ancora alle operazioni di bonifica - spiega - ma l’incendio è contenuto. È stato obiettivamente difficile, il vento ha sicuramente complicato le operazioni di spegnimento, dando forza alle fiamme". Confermati i tre fronti di fuoco, che fanno presupporre il dolo, ma non si sbilancia su questo il comandante. "Al momento – sottolinea il comandante – siamo impegnati nello spegnimento. Poi ci saranno le indagini, confermo i tre punti diversi". E sul fronte danni? "Ingenti quanto ad area interessata dall’incendio – aggiunge - cioè poco più di quattrocento ettari, esattamente 417. Sei i poderi che sono stati tenuti sotto controllo nella notte dalle squadre dei vigili del fuoco e dai volontari, ma per fortuna non ci sono stati danni alle strutture e soprattutto alle persone". Alcuni abitanti hanno lasciato le case di notte, per poi rientrare la mattina. E’ il rogo più devastante degli ultimi anni in provincia. "Molto vasto sì – conclude Bonfiglio – e non si tratta solo di temperature elevate. Dobbiamo puntare molto sulla prevenzione: sulla pulizia dei boschi. Le linee tagliafuoco sono essenziali".Cristina Rufini