CRISTINA RUFINI
Cronaca

"Oltre 400 gli ettari interessati. È necessario fare prevenzione"

Il punto con il comandante dei vigili del fuoco, Bonfiglio: "Il vento ha complicato molto le operazioni. E’ uno dei roghi più vasti. Sarebbe molto importante realizzare un numero maggiore di linee tagliafuoco".

La vasta area bruciata dal rogo di ferragosto, ripresa ieri dall’elicottero

La vasta area bruciata dal rogo di ferragosto, ripresa ieri dall’elicottero

GROSSETOUn ferragosto decisamente difficile sul fronte incendi in Maremma. E una notte, quella tra venerdì e ieri, trascorsa tra le lingue di fuoco che non volevano saperne di essere domate. E una lotta contro il tempo per limitare i danni già ingenti provocati da quelle enormi fiamme, che hanno iniziato a divampare dal primo pomeriggio di venerdì, vicino Baccinello, sul territorio comunale di Roccalbegna, per poi divorare centinaia di ettari di bosco e pascoli fino al Granaione, sul territorio di Campagnatico. Fa il punto della situazione a ieri pomeriggio, il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Grosseto, Roberto Bonfiglio. "Non siamo ancora alle operazioni di bonifica - spiega - ma l’incendio è contenuto. È stato obiettivamente difficile, il vento ha sicuramente complicato le operazioni di spegnimento, dando forza alle fiamme". Confermati i tre fronti di fuoco, che fanno presupporre il dolo, ma non si sbilancia su questo il comandante. "Al momento – sottolinea il comandante – siamo impegnati nello spegnimento. Poi ci saranno le indagini, confermo i tre punti diversi". E sul fronte danni? "Ingenti quanto ad area interessata dall’incendio – aggiunge - cioè poco più di quattrocento ettari, esattamente 417. Sei i poderi che sono stati tenuti sotto controllo nella notte dalle squadre dei vigili del fuoco e dai volontari, ma per fortuna non ci sono stati danni alle strutture e soprattutto alle persone". Alcuni abitanti hanno lasciato le case di notte, per poi rientrare la mattina. E’ il rogo più devastante degli ultimi anni in provincia. "Molto vasto sì – conclude Bonfiglio – e non si tratta solo di temperature elevate. Dobbiamo puntare molto sulla prevenzione: sulla pulizia dei boschi. Le linee tagliafuoco sono essenziali".Cristina Rufini