MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

L’invito del vescovo ai grossetani: "Stupitevi e abbiate il coraggio di osare"

Il messaggio lanciato durante la processione per il patrono San Lorenzo

La statua del patrono San Lorenzo sul carro trainato dai buoi maremmani ’Tiburzi’ e ’Fioravanti’

La statua del patrono San Lorenzo sul carro trainato dai buoi maremmani ’Tiburzi’ e ’Fioravanti’

"Stupitevi ed abbiate coraggio di osare. Non sentitevi esclusi e nei momenti difficili non c’è fallimento". Queste le parole del vescovo Bernardino Giordano rivolte a giovani ed adulti, raccolti in uno dei momenti più significativi per il capoluogo maremmano, ovvero le celebrazioni per San Lorenzo, durante la benedizione. La prima processione di San Lorenzo del vescovo arrivato in città da solo qualche mese. Sabato era la notte delle stelle cadenti ed nel centro storico cittadino tantissimi grossetani si sono ritrovati per festeggiare tra le vie della città, tra processione e preghiere. Tantissime autorità presenti, sia nella processione che difronte al Palazzo del Governo dove le maggiori cariche istituzionali attendevano il carro con la statua di san Lorenzo collocata sul tradizionale carro trainato da Tiburzi e Fioravanti, due buoi maremmani di 10 anni di proprietà di Loriano Bargagli. E poi non potevano mancare loro, i butteri in sella ai loro messaggeri della nostra terra: i cavalli maremmani, ricordati anche dal vescovo Bernardino. "La festa di San Lorenzo come nostro patrono e la processione è un cammino che misura la nostra fede – ha detto nel momento della benedizione difronte al Duomo –, E qual è la misura della nostra fede? Lo stupore. Se non ci stupiamo la fede è poca. Poni fiducia perché ti stupisce e lo stupore che ci fa andare e ci fa dire grazie. Questo atteggiamento lo possiamo avere con chi abbiamo accanto, di più e meglio con il Signore. Chiediamo per la nostra Grosseto come essere rigenerati, come essere persone nuove. Avere gli animali accanto ci aiuta nel ricordare la tradizione come i cavalli, i buoi sono i primi collaboratori del nostro lavoro. Il nostro lavoro fa parte della fede, non solo fatta di gesti ma di relazioni, avendo un legame. Se non abbiamo un legame, ci sono solo gesti. Creiamo un legame con la Diocesi. Non sentiamoci esclusi. Non anestetizziamoci in un modo che ci fa andare avanti lo stesso. Camminare nella processione di San Lorenzo per le vie della città significa camminare dietro al maestro sulle vie della vita, è come un segno di speranza per il mondo intero".

Maria Vittoria Gaviano