NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

La Maremma non è di serie B. L’impegno di Luca Agresti: "Dobbiamo essere protagonisti"

L’assessore comunale e candidato alle Regionali di ottobre con Forza Italia sottolinea "Diamo valore a questo territorio: Aurelia più sicura, ferrovie efficienti e sanità migliore".

L’assessore comunale e candidato alle Regionali di ottobre con Forza Italia sottolinea "Diamo valore a questo territorio: Aurelia più sicura, ferrovie efficienti e sanità migliore".

L’assessore comunale e candidato alle Regionali di ottobre con Forza Italia sottolinea "Diamo valore a questo territorio: Aurelia più sicura, ferrovie efficienti e sanità migliore".

GROSSETOInfrastrutture, sanità, economia e prospettive per il territorio: con Luca Agresti, candidato grossetano alle prossime elezioni regionali per Forza Italia, abbiamo affrontato i temi centrali per lo sviluppo della Maremma. L’obiettivo, dice, è rompere con una visione regionale che penalizza le aree periferiche. Sul "reddito di cittadinanza regionale" proposto dal centrosinistra, è netto. "Meglio sostenere le imprese e incentivare l’occupazione". Dopo trent’anni di esperienza nella politica locale, ora il salto alle regionali.

Cosa l’ha spinta a candidarsi? "La motivazione principale è la volontà di dare valore a un territorio troppo spesso considerato marginale. L’attuale impianto regionale ci sta spingendo verso una condizione da ’serie B’. Vogliamo invertire questa rotta, restituendo alla Maremma un ruolo da protagonista. E poi, c’è Forza Italia: è il partito più contemporaneo che abbiamo, capace di parlare con pragmatismo ai cittadini, di offrire risposte reali".

Sulle infrastrutture, la provincia di Grosseto è ancora fortemente penalizzata... "Non possiamo più permetterci un dibattito ideologico. L’Aurelia dev’essere messa in sicurezza subito, senza che nessuno difenda a prescindere il proprio governo. Serve una presa di coscienza trasversale. E lo stesso vale per il collegamento ferroviario: va potenziato, perché oggi la nostra marginalità logistica è un freno per l’economia".

Transizione ecologica: come conciliarla con la tutela del paesaggio maremmano? "Sì alle rinnovabili, ma con criterio. Diciamo no a progetti calati dall’alto che danneggiano il paesaggio o l’economia locale. Personalmente, guardo con favore al nucleare di nuova generazione, che ha un impatto paesaggistico inferiore e può garantire una vera autonomia energetica".

Turismo: la Maremma ha grandi potenzialità, ma il sistema appare frammentato. "Dobbiamo unificare gli ambiti turistici. Oggi siamo divisi e disorganizzati. La Maremma è una sola e va raccontata come tale. Se il problema è la gestione politica, propongo una turnazione nella guida tra i Comuni, in base alle presenze turistiche. Basta campanilismi".

Sanità: il modello toscano regge anche in Maremma? "La qualità della sanità si regge grazie ai professionisti, non al sistema organizzativo, che è troppo distante dai territori. Dobbiamo ridare centralità alle province, portando i servizi dove servono davvero, non decidendo tutto a Firenze".

Reddito di cittadinanza regionale: sì o no? "Sono contrario a misure assistenzialistiche che rischiano di diventare strumenti elettorali. Aiutare chi è in difficoltà è giusto, ma le risorse vanno usate per sostenere chi crea lavoro. Serve un approccio strategico, non assistenziale".

In che modo? "Abbassando la pressione fiscale per le imprese, incentivando nuove assunzioni, sostenendo la digitalizzazione e la formazione. Se la Regione ha risorse, o deve trovarle, usiamole per far crescere l’economia reale. È così che si creano posti di lavoro veri e duraturi".

In conclusione? "La Maremma non può più viaggiare a velocità ridotta. È un territorio coeso, con grandi potenzialità. Dobbiamo solo smettere di considerarci periferia e iniziare a comportarci da protagonisti. È questo il mio impegno".

Nicola Ciuffoletti