MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Il giorno della Croce Rossa: "Siate ambasciatori delle vulnerabilità"

Il messaggio ai giovani del presidente nazionale Gianluca Valastro "I Comitati di questa provincia hanno grande storia, forza e radicamento".

Gestire le emozioni fa spazio ai contenuti, quelli dei volontari sono l’azione fatta in maniera concreta ed utile al territorio. Da qui origina l’emozione, la felicità di una giornata avendo fatto qualcosa bene, ma anche tornare in sede non avendo potuto fare tutto". Sono le parole del presidente nazionale della Croce Rossa Italiana Rosario Maria Gianluca Valastro durante l’incontro di ieri con gli oltre 100 volontari del comitato di Grosseto presenti all’Aurelia Antica.

Valastro ha parlato di molti aspetti, concetti però semplici per chi ha intrapreso la vita da volontario di Croce Rossa, perché sa benissimo che i sette principi sono le basi solide di una grande famiglia che ha a cuore specialmente il primo principio che é l’umanità.

"Non sono qui per insegnare – ha detto ai volontari –, anzi spesso imparo. I comitati di questa provincia hanno una grande storia, forza e radicamento. Sono d’esempio per altri comitati visto che qui inviano volontari per avere esperienze di confronto".

Ha rivolto un pensiero anche a chi è pilastro fondamentale del comitato di Grosseto: "Ringrazio il presidente emerito Hubert Corsi e Sorella Vaglio per ciò che mi hanno insegnato".

Ma ha anche rivolto una riflessione alle questioni mondiali. "Dobbiamo avere indignazione per ciò che sta succedendo – dice – e comunicare in maniera elegante ciò che succede, la guerra ha delle regole da 161 anni e fa riflettere che queste regole vengono messe in discussione. La Cri non parla, ma agisce, si aiuta prima chi ha bisogno. Quando ho frequentato il corso di volontariato mi hanno insegnato la differenza tra Cri e altre Ong con un particolare: ci sono Ong che denunciano torture nelle carceri, noi non le denunciamo perché entriamo nelle carceri per aiutare le persone. Abbiamo scelto questa seconda strada e la portiamo avanti anche quando è più difficile".

Poi il grande messaggio ai giovani fondato su una parola che poco spesso si sente: vulnerabilità. "Se qualcuno vi dice che siete il futuro ribellatevi – esorta i giovani Cri –, perché portate le necessità oggi, siete gli ambasciatori dei vostri coetanei, ma hanno delle vulnerabilità e spesso non sono conosciute. Diventate ambasciatori delle vulnerabilità. Siate umili nell’apprendimento da chi è più anziano, solo dallo scambio con le persone più grandi uscirete migliori".

"La Croce rossa è l’altro – dice la presidente Cri Grosseto Stefania Ricci –. Ogni sguardo, carezza, parola che ognuno di voi rivolge alle persone che incontra è un valore che ognuno porta con sé".

Maria Vittoria Gaviano