NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

"Grave errore chiudere la Medicina"

La sospensione temporanea del reparto di medicina all’ospedale di Pitigliano, prevista per lavori di adeguamento legati all’ampliamento dell’ospedale di comunità,...

La sospensione temporanea del reparto di medicina all’ospedale di Pitigliano, prevista per lavori di adeguamento legati all’ampliamento dell’ospedale di comunità,...

La sospensione temporanea del reparto di medicina all’ospedale di Pitigliano, prevista per lavori di adeguamento legati all’ampliamento dell’ospedale di comunità,...

La sospensione temporanea del reparto di medicina all’ospedale di Pitigliano, prevista per lavori di adeguamento legati all’ampliamento dell’ospedale di comunità, sta scatenando una forte ondata di contrarietà da parte degli amministratori locali. Dopo l’intervento del sindaco Ugo Lotti, anche i consiglieri comunali Matteo Santarelli e Pierandrea Vanni, insieme ai rappresentanti dell’altro gruppo di minoranza, Luciano Nucci e Giorgio Giulietti, hanno espresso la loro ferma opposizione a questa scelta.

"La decisione di sospendere l’attività del reparto di Medicina – spiegano Santarelli e Vanni – non può essere l’inizio di un progressivo smantellamento del presidio ospedaliero. Se Regione e Asl pensano che l’ospedale di comunità debba diventare l’unica attività presente, sbagliano clamorosamente".

I consiglieri chiedono che il reparto di Medicina, recentemente potenziato dopo anni di penalizzazione, venga mantenuto attivo, insieme a un rafforzamento del Pronto soccorso e a un miglioramento degli ambulatori specialistici, sia in termini di quantità che di qualità. Anche i consiglieri Nucci e Giulietti parlano di una "decisione grave e dannosa", soprattutto per un’area interna come l’entroterra maremmano, già colpita da carenze di medici di base, trasporti difficili e lontananza dai grandi ospedali. "Questa sospensione – sottolineano – arriva in un periodo critico come quello estivo, quando la popolazione raddoppia per via dei turisti, ed è inaccettabile che non ci sia stato alcun confronto preventivo con i territori". Preoccupano inoltre la mancanza di informazioni chiare da parte della Asl: "Dove verranno accolti i pazienti durante i due mesi di chiusura del reparto? E con quali garanzie?".