
Marco Morganti, personal trainer con una paresi alla gamba destra a seguito di un ictus emorragico
Follonica (Grosseto), 22 luglio 2025 – Ha aperto la porta la mattina, come ogni giorno, e non ha trovato più nulla. Nessuna carrozzina, nessun propulsore elettrico, nessuna stampella. In un istante Marco Morganti, personal trainer con una paresi alla gamba destra a seguito di un ictus emorragico, è stato privato della sua autonomia. I ladri, nella notte tra sabato e domenica, hanno rubato i suoi supporti motori mentre si trovava in vacanza a Follonica, ospite da un amico.
“Ero uscito per cena con amici – racconta – e sono rientrato verso le 23, forse le 23.30. Avevo lasciato tutto parcheggiato fuori, sotto un telo grigio, chiuso con un lucchettino. La mattina, intorno alle 8.15, non c’era più niente”. Il sospetto è che non si sia trattato di un furto casuale: “Dubito che qualcuno si metta a scassinare un lucchetto per una carrozzina qualsiasi. Il propulsore era di una buona marca, temo mi abbiano visto la sera e abbiano deciso di seguirmi per poi agire”.
Dopo aver passato la giornata a cercare inutilmente il materiale rubato, Morganti si è recato dai carabinieri di Follonica per sporgere denuncia. Ha poi inviato il verbale all’Ufficio Protesi dell’Asl, poiché il mezzo – compreso di propulsore – gli era stato assegnato in comodato d’uso. “Ho già fatto richiesta per una sostituzione, ma al momento l’azienda sanitaria non ha disponibilità. Ci vorrà tempo. Nel frattempo, non sono autosufficiente”.
Un danno doppio: alla persona e alla collettività, visto che si tratta di un ausilio sanitario pubblico. “È un gesto grave, infame e vile – dice Morganti – che colpisce chi è più fragile. Da settembre avvierò una campagna di sensibilizzazione per far capire quanto siano essenziali carrozzina, propulsore e stampelle per chi ha una disabilità. E quanto sia oltraggioso toglierli”. Autore del libro “Forza e coraggio del cambiamento. Come un personal trainer combatte l’ictus” Morganti ha scelto di raccontare pubblicamente anche questa disavventura, con l’obiettivo di trasformare l’amarezza in impegno. Intanto, sui social, ha lanciato un ultimo messaggio ai ladri: “Vi siete dimenticati il caricabatterie del propulsore. Se volete tornare a prenderlo, vi do l’indirizzo”.