GROSSETOGran finale di ’Cassero in Danza 2025’ con una serata speciale che sarà aperta dalla performance dei giovani danzatori provenienti da tutta Italia selezionati con il progetto ’Cantiere Cassero in Danza’. Questa sera alle 21.15 la storica sala Eden di Grosseto ospiterà l’ultimo atto dell’ottava edizione della kermesse ideata e promossa da Con.Cor.D.A. (Consorzio Coreografi Danza d’Autore) con la co-organizzazione della Compagnia Francesca Selva e la direzione artistica di Marcello Valassina e realizzata con la collaborazione di Istituzione Le Mura e Comune di Grosseto ed il contributo di Fondazione CR Firenze. In scena la Compagnia Artgarage che darà vita ad un paesaggio costituito dai rumori esterni circostanti catturati nel momento dell’azione che diventa colonna sonora dello spettacolo ’Silence - Music of life’ e la Compagnia ResExtensa con ’Dalet’ un progetto che intreccia l’essenza primordiale della Terra con l’esplorazione degli archetipi ancestrali dell’essere umano.
In ’Silence - Music of life’ lo spazio bianco, ampio e silenzioso è definito dalle azioni dei performer intenti a percepire se stessi in relazione all’altro. Un continuo cercarsi e sorreggersi fatto d’intrecci vorticosi e dinamiche crescenti, un flusso di danza elegante e potente, ma allo stesso tempo dolce e raffinato, dà vita al suono. I performer e i sound designer si fondono e diventano parte di un unico processo creativo in bilico tra live- performance e installazione. La coreografia crea un soundscape che interagisce e sorprende. In ’Dalet’, partendo dalla quarta lettera dell’alfabeto ebraico, Dalet, simbolo di solidità e realizzazione concreta, la performance si immerge nella potenza dell’elemento Terra, evocando la sua natura plastica e creativa, insieme al suo carattere materno. La coreografia si articola in una serie di quadri in cui i danzatori incarnano figure archetipiche universali. Ogni archetipo è reso vivo attraverso un linguaggio corporeo che richiama simboli profondi e immagini primordiali, manifestando un dialogo costante tra corpo e spazio. Le luci e le ombre scolpiscono le figure in movimento, mentre la scenografia minimalista e le proiezioni video creano un ambiente onirico, in continua evoluzione.