Firenze, 24 novembre 2023 – Incertezza sui mutui, minore offerta, prudenza nel comprare. Dopo un biennio di esuberanza, il mercato immobiliare si contrae anche a Firenze. Secondo quanto emerge dall'osservatorio sul mercato immobiliare 2023 di Nomisma, le compravendite residenziali hanno registrato nei primi sei mesi 2023 una flessione di quasi il 13% rispetto allo stesso periodo 2022, per un totale di 2.540 transazioni. La contrazione delle compravendite, che recepisce l’aumento del costo dei mutui e l’attenuazione della domanda di acquisto, è una tendenza che accomuna le 13 grandi città che vengono messe a confronto nel rapporto, con una flessione media del 14,8%.
Le compravendite sono diminuite soprattutto nelle zone del semicentro e della periferia di Firenze, in quanto preferite dalle famiglie, che vengono frenate nell'acquisto dal costo dei mutui. Le zone del centro e di pregio, dove si indirizzano gli investimenti, si mantengono invece relativamente più attrattive. Nomisma rileva anche che sono aumentati gli sconti e che i tempi di vendita sono diminuiti di un mese, scendendo ai 4,5 mesi di media.
L'aumento dei prezzi delle case rallenta
I valori medi delle abitazioni, sia nuove che usate, hanno rallentato il trend di crescita che risulta più contenuto rispetto alla prima parte dell’anno, attestandosi in media al +0,9% per l’usato e al +0,7% per il nuovo, rispetto ad una variazione positiva dell’1,2% nel primo semestre per l’usato e dell’1,7% per il nuovo. L’attenuazione dell’aumento dei valori medi di vendita ha riguardato tutte le zone della città, con maggiore intensità il centro e le zone di pregio di Firenze.
Cresce la domanda delle abitazioni in affitto e i prezzi aumentano
Sono in tanti in questo momento a guardare al mercato degli affitti, che sono arrivati a rappresentare il 58% della domanda complessiva su Firenze. L'offerta è però scarsa e in diminuzione. Di conseguenza, aumentano i prezzi, al ritmo del +3,8% a semestre. Per effetto della dinamicità del mercato, i tempi necessari alla finalizzazione dei contratti di locazione sono lievemente diminuiti, attestandosi intorno a 1,6 mesi, analogamente alla media dei 13 mercati, mentre i rendimenti medi lordi annui sono sostanzialmente stabili al 5,1%.
Confai-Confartigianato: “Attenzione ai tentativi di truffa”
Che le compravendite residenziali stiano calando a due cifre lo conferma Stefano Marchetti, presidente di Confai-Confartigianato, che stima un 2023 con una flessione del 15-20% sul 2022. “Una tendenza – spiega – che non è solo colpa del rialzo dei tassi di interesse e quindi dell'accesso più difficoltoso e lento ai mutui, è anche un prodotto della minore disponibilità di immobili, intorno al 10% almeno in tutte le zone della città, come testimoniato anche dalle minori inserzioni sui portali". E a proposito di annunci, Marchetti avverte: "Sono sempre maggiori i tentativi di truffa, oltre agli annunci non veritieri, insieme agli immobili che non hanno requisiti di abitabilità, ma sono spacciati come tali. Per questo, è fondamentale rivolgersi ai professionisti". Cresce, invece, la domanda di affitti, di circa 10-15% e, in parallelo, i prezzi, sempre secondo Confai, lievitano. "I già pochi immobili disponibili – riflette Marchetti - vengono destinati, ove possibile, più volentieri agli affitti turistici che garantiscono rendite più sicure, al netto dell'incertezza sui nuovi provvedimenti sugli affitti brevi".
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