MAURIZIO COSTANZO
Cultura e spettacoli

Il Teatro della Toscana presenta la nuova stagione tra novità e grandi classici

Gli spettacoli, i protagonisti e come abbonarsi

L'Empireo

L'Empireo

Firenze, 20 giugno 2025 - Dallo scontro tra potere e memoria alla persistenza delle guerre, alla violenza contro il corpo e l’autonomia delle donne. La direzione artistica di Stefano Massini si svolge in spettacoli, eventi speciali, laboratori, incontri che guardano e interrogano il presente, esplorando le contraddizioni del nostro mondo.

Il Teatro della Toscana presenta la stagione 2025/2026, un’ampia proposta culturale, forte di un progetto unitario che investe tutte e tre le sale della Fondazione, il Teatro della Pergola e il Nuovo Rifredi Scena Aperta a Firenze e il Teatro Era a Pontedera, progetto che rispecchia l’idea di un teatro aperto e accessibile, parte integrante del tessuto sociale, che crea un ponte ideale tra una delle arti più antiche del mondo e la vita civile contemporanea.

Sul palcoscenico vedremo figure di primo piano del panorama internazionale come Irina Brook, Milo Rau, Thomas Ostermeier, Claudio Tolcachir, Romeo Castellucci, Emma Dante, Lucia Calamaro, Virgilio Sieni, Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, Toni Servillo, Luca Marinelli, Paolo Fresu, Elio Germano, Teho Teardo, oltre allo stesso Stefano Massini. Esponenti di spicco della scena teatrale contemporanea, come Armando Punzo, Mimmo Borrelli, Ascanio Celestini, Sotterraneo, Chiara Guidi, Roberto Latini, Lisa Ferlazzo Natoli / lacasadiargilla, Serena Sinigaglia, Marta Cuscunà, Fabiana Iacozzilli, Mario Perrotta, Peppino Mazzotta, Leonardo Manzan, Marco Lorenzi / Mulino di Amleto, Tindaro Granata.

Una stagione con grandi interpreti della scena teatrale italiana, come Umberto Orsini, Gabriele Lavia, Sandro Lombardi, Federico Tiezzi, Carolina Rosi, Ottavia Piccolo, Giuliana De Sio, Franco Branciaroli, Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, Vinicio Marchioni, Francesco Montanari, Valerio Binasco, Filippo Dini, Neri Marcorè, Elio, Daniele Russo, Salvo Ficarra, e Angelo Savelli con una nuova produzione.

Ecco la programmazione. 

Donald, scritto e interpretato da Stefano Massini. Racconta l’ascesa irresistibile dell'attuale Presidente americano, fatta di vertiginosi successi e clamorose bancarotte. Intrecciando storia e leggenda, narra l'odissea di Donald J. Trump che, da bambino del Queens, prima diventa un imprenditore senza scrupoli, e poi uno degli uomini più potenti del nostro tempo. Prodotto dal Teatro della Toscana, comincia da Firenze una lunga tournée in tutta Italia.

Changes di Thomas Ostermeier. Sulla difficoltà di cambiare il mondo e sulla fatica necessaria a non perdersi mentre ci si prova. Quali compromessi si possono accettare senza compromettersi? Quanto è sottile il confine tra successo e fallimento? Gli interpreti, Anna Schudt e Jörg Hartmann tornati nello Schaubühne ensemble, interpretano 23 ruoli: Nina, Mark e tutti gli altri personaggi che la coppia incontra nel corso della giornata.  

Bros di Romeo Castellucci, co-fondatore della Socìetas. Costruisce una dittatura invisibile, dove un potere superiore e occulto governa un gruppo di uomini anonimi in divisa da poliziotto, selezionati in loco, trasformando azioni semplici in momenti insoliti, perturbanti e violenti. Un tiranno ci governa, e cancella la libertà di pensiero, in uno spettacolo che è un’esperienza trasformativa per lo spettatore.  

L’Angelo della Storia del pluripremiato gruppo di ricerca fiorentino Sotterraneo, che quest’anno festeggia i suoi primi 20 anni di attività. Ripercorre tutti quei gesti assurdi che servono a mettere in luce i paradossi di intere epoche. Assembla aneddoti storici provenienti da secoli e geografie differenti, restituendo su una personalissima “mappa del paradosso” la complessità del nostro mondo, anche con un senso di incertezza. Premio UBU Miglior spettacolo dell'anno 2022.

Di fronte ai conflitti che segnano il nostro presente, il Teatro della Toscana si fa portavoce della necessità della pace. In spettacoli come: The Seer di Milo Rau. Ispirandosi al Filottete di Sofocle, che perde tutto e viene esiliato per una ferita, e al mito di Cassandra, Milo Rau, maestro internazionale del teatro documentario contemporaneo, scava nella fragilità delle nostre certezze. Un’opera biografica nel senso più vero del termine, basata su testimonianze e contaminazioni.

Il lato umano di Lucia Calamaro. Esplora in modo originale e dissacrante il ruolo che il lavoro (o la sua assenza) gioca nella nostra esistenza, modellando le nostre vite e il nostro stesso senso di “umano”. Un'ironia tagliente che disorienta, spingendo a guardarci da una prospettiva inaspettata. Produzione del Teatro della Toscana.  

La guerra com’è. Porta in scena le parole di Gino Strada, a cui Elio Germano, accompagnato dalle musiche live di Teho Teardo, dà voce in modo non retorico, ma per esprimere l'urgenza di raccontare la guerra dal punto di vista di chi ricuce, non di chi distrugge. Un grido pacato, ma implacabile, che invita ad ascoltare, scegliere e prendere posizione. Come scriveva Strada: «Non è una questione di risorse che mancano, ma di scelte che non si fanno». Coproduzione del Teatro della Toscana. 

Come gli uccelli del drammaturgo libano-quebecchese Wajdi Mouawad. Racconta l'amore e l'identità sullo sfondo della guerra israelo-palestinese. Il Mulino di Amleto affronta la storia tra Eitan, giovane di origine israeliana, e Wahida, di origine araba. Un labirinto di storie dimenticate, vicende familiari di diverse generazioni, lotte fratricide che danno vita a un’indagine emotiva sull’identità e sulle proprie origini. Oltre il tempo e lo spazio. Premio Ubu per Miglior testo straniero 2024.

La stagione 2025/2026 dedica uno sguardo potente e critico alla violenza di genere come: L’angelo del focolare di Emma Dante. Restituisce la terribile ritualità di un femminicidio. Una donna, uccisa dal marito, continua a vivere in un ciclo infinito di violenza e indifferenza, incarnando l'immagine grottesca dell'"angelo del focolare". Un ciclo infernale di pena inestinguibile, restituito con un inconfondibile stile provocatorio e visionario, tra realismo e sogno.

L’Empireo (The Welkin) della drammaturga inglese Lucy Kirkwood, diretto da Serena Sinigaglia. Militante e avvincente, secco, ruvido e vero, al pari della realtà. 19 personaggi, di cui 17 femminili, fanno emergere il trattamento crudele riservato alle donne, nell'Inghilterra rurale del ‘700 come oggi, senza concedere nulla né alla retorica, né alla banalità.bIn occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, il Teatro della Toscana ne celebra il pensiero come parola viva capace di rischiarare il buio che ci circonda.

In spettacoli come: Ma a che serve la luce di Virgilio Sieni. È un’esplorazione coreografica ispirata a Le ceneri di Gramsci. Sei danze in forma di poesia creano un dialogo intimo tra la parola sussurrata e il gesto che si fa suono, invitando a una riflessione sull'urbanistica selvaggia e lo sradicamento del sentire di prossimità, questioni che risuonano con brutale attualità oggi come allora. Coproduzione del Teatro della Toscana.

Ànghelos di e con Roberto Latini e Elena Bucci, Luca Micheletti, Marcello Sambati. Rappresenta una tappa autonoma nel percorso che porterà alla riscrittura de Il Vangelo secondo Matteo. Un'esperienza profonda e suggestiva. Concentrandosi sul significato della parola "Vangelo" (buona novella) e sulla figura dell'Ànghelos, il messaggero, racconta ciò che non sappiamo, non abbiamo visto, come fa un angelo. Emergendo dal buio, distilla umanità. Produzione del Teatro della Toscana.

I classici della letteratura e della tradizione popolare in stagione non sono semplici riletture, ma attraversano tappe fondamentali e diverse del percorso per diventare ed essere umani. In spettacoli come: La cosmicomica vita di Q, tratto da tutte Le cosmicomiche di Italo Calvino, diretto e interpretato da Luca Marinelli. È un viaggio tra scienza e poesia, memoria e identità, che incarna la vertigine del tempo e la meraviglia dell’esistenza. Qfwfq è una creatura eterna e smarrita, testimone di tutto, dal Big Bang ai giorni nostri. Coproduzione del Teatro della Toscana. 

Cenerentola. L'arte, la scienza e la conoscenza di Armando Punzo, con la Compagnia della Fortezza. Trasforma la celebre fiaba in un viaggio tra arte, scienza e pensiero. Cenerentola, intesa come “vita piena” e “vita senza paura”, viene portata in scena dalla più longeva esperienza di teatro professionale all'interno di un istituto penitenziario. Coproduzione del Teatro della Toscana. 

Pinocchio di Collodi, secondo la storica Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli. È una favola tra fantasia e sapienza popolare, narrata con oltre 150 tra marionette e marionettine, animali antropomorfi e naturalisti, figurini, sagome e cartonaggi. Già protagoniste dello sceneggiato di Luigi Comencini, promettono un mondo incantato, illusionistico, che sorprende il pubblico di ogni età.

Il gelo di Mimmo Borrelli. Fa rivivere il ricordo di un Eduardo De Filippo solo, intento a comporre poesie, da cui prendono forma tre manifestazioni della Napoli tipica del suo Teatro: Vincenzo De Pretore, Baccalà, Padre Cicogna. Un uomo dannato al freddo dell'ispirazione sul tavolaccio del suo scrittoio mette insieme una galleria di ritratti in suoni e parole in versi. Coproduzione del Teatro della Toscana.

Due gli eventi speciali dedicati a figure che hanno avuto un profondo impatto sul teatro italiano, lasciando un'eredità artistica significativa, che arriva fino a oggi. Toni Servillo rende omaggio ad Antonio Neiwiller, Fabrizio Gifuni a Orazio Costa. Grande poeta della scena, attore, regista e artista visivo, Neiwiller creò spettacoli indimenticabili prima con il suo Teatro dei Mutamenti, poi con i Teatri Uniti, che contribuì a fondare nel 1987 insieme a Mario Martone e allo stesso Servillo. Fabrizio Gifuni ritorna a Orazio Costa, con una serata omaggio dedicata a uno dei più grandi Maestri del teatro italiano. Attraverso racconti inediti, letture e brani recitati, uno dei suoi ultimi allievi riannoda il legame con il grande pedagogo, attraverso i Quaderni, gelosamente conservati, dell’ultimo ciclo di lezioni tenute in Accademia da Costa agli inizi degli anni ’90. Dentro la stagione 2025/2026 si possono ritracciare, dunque, numerose prospettive di indagine del reale che uniscono gli spettacoli tra di loro.

Peraltro, nel 2025 ricorrono i 50 anni dalla creazione de La classe morta, capolavoro di Tadeusz Kantor, spettacolo spartiacque della storia del teatro. In Ma a che serve la luce Sieni fa risuonare Kantor nella sua immersione in Pasolini: emergono forti gli elementi della trasfigurazione alla maniera di Kleist, la celestiale marionetta che ci parla oltre l'umano. Allo stesso modo, fa apparire le sottili declinazioni delle diversità, delle differenze, delle similarità l’uso che del teatro di figura fa la Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli con Pinocchio, Fabiana Iacozzilli con Oltre, Marta Cuscunà con Sorry, boys.

Nel 2025 ricorrono anche i 10 anni della morte di Luca De Filippo. Carolina Rosi e la Compagnia Luca De Filippo riprendono la sua regia di Non ti pago! scegliendo come protagonista Salvo Ficarra. A questo, si aggiunge l’investimento produttivo del Teatro della Toscana sul magistero di Eduardo, rappresentato da ll gelo di Mimmo Borrelli. Il Teatro della Toscana dedica alle giovani generazioni una proposta in matinee pensata per stimolare il pensiero critico e la partecipazione attiva. Spettacoli come A.K.A., Evoluzioni razziali, L’amico ritrovato, La matematica in cucina, Questo spettacolo non s’ha da fare. I Promessi Sposi, Uno, nessuno e centomila... Pirandello offrono letture sceniche vive e coinvolgenti, capaci di rinnovare il rapporto con i testi e con i temi che affrontano. Ogni titolo è scelto per favorire un dialogo diretto con il lavoro in aula, arricchendo la formazione scolastica attraverso linguaggi teatrali attuali, dinamici e profondamente connessi al presente, aprendo nuove possibilità di relazione tra scena e sapere.

I laboratori - Cose che si vedono solo da vicino..Insieme agli spettacoli, parte fondamentale del dialogo che il Teatro della Toscana intende rinnovare con il pubblico e la città è l’offerta di laboratori, tenuti da artisti riconosciuti della scena contemporanea, che hanno fatto dell'indagine sul presente il cuore della loro poetica e del loro impegno. È un invito a non essere soltanto spettatori, ma anche partecipanti attivi di una riflessione artistica necessaria e vitale sul tempo che abitiamo. Il palcoscenico, dunque, come luogo dove interrogarsi, attraverso il corpo e la parola, sulle complessità e le urgenze del nostro tempo. A guidare questa esplorazione artisti come: Irina Brook, Lucia Calamaro, Armando Punzo, Mimmo Borrelli, Roberto Latini, Davide Enia, Mario Perrotta, Lisa Ferlazzo Natoli, Virgilio Sieni. 

 Le attività collaterali. Nell’interpretare il teatro come spazio di incontro aperto e di vivace riflessione, il Teatro della Toscana propone un insieme di attività collaterali che arricchiscono la stagione degli spettacoli ampliandone l’orizzonte, l’ispirazione, la partecipazione, sempre alla ricerca di altri sguardi. Artisti come Sotterraneo, Tindaro Granata, Armando Punzo, sono accomunati dall’impegno nel ridefinire i confini della scena, verso nuove possibilità espressive. In dialogo con il Teatro della Toscana, Sotterraneo mette in produzione una versione inedita del suo Talk-Show, ripensando questo formato ibrido fra divulgazione e spettacolo dal vivo. Tindaro Granata con il progetto Situazione Drammatica/Il Copione propone una serata “speciale” di lettura e presentazione di un giovane autore o una giovane autrice di uno dei testi finalisti del Premio Hystrio Scritture di Scena 2025. Una mostra fotografica di Stefano Vaja racconta la lunga e coraggiosa avventura di Armando Punzo e della sua Compagnia della Fortezza.

Gli abbonamenti. Abbonarsi al Teatro della Toscana significa garantirsi la possibilità di essere al centro della vita del Teatro della Pergola, del Nuovo Rifredi Scena Aperta, del Teatro Era, ritagliandosi “su misura” l’esperienza di un’intera stagione, nel modo quindi più libero e personale possibile. Alla Pergola sono confermate le formule Completo Pergola (include 15 spettacoli, 12 a posto fisso e 3 a scelta), ScegliPergola per 10 (10 spettacoli a scelta), ScegliPergola per 5 (5 spettacoli a scelta). Novità lo ScegliPergola per 5 - Under35. Le rappresentazioni in Sala Grande si terranno il martedì, venerdì e sabato alle 21; per la prima volta il mercoledì, oltre il giovedì, alle 19; la domenica alle 16, salvo eccezioni. Novità assoluta è l’opportunità di abbonarsi al Nuovo Rifredi Scena Aperta, secondo le formule ScegliNuovoRifredi per 10 (10 spettacoli a scelta), ScegliNuovoRifredi per 5, ScegliNuovoRifredi per 5 - Under35 (entrambi per 5 spettacoli a scelta).

Al Teatro Era viene confermato la formula Completo Era (14 spettacoli a posto fisso). Lo ScegliEra per 3 quest’anno diventa lo ScegliEra per 5 (5 spettacoli a scelta). Per chi desidera scoprire la programmazione di tutte le sale della Fondazione, sono disponibili quattro nuovi abbonamenti trasversali. Quattro come gli elementi naturali che costituiscono la materiale del visibile – Aria, Acqua, Terra, Fuoco: Aria (6 spettacoli sui temi dell'attualità: Donald, La guerra com’è o Sorry, boys; L’Empireo; Autoritratto o Il lato umano; The Seer o Matteotti; La trilogia dei poveri Cristi o Città Sola); Acqua (6 spettacoli per riflettere con un sorriso, anche amaro: Perfetti sconosciuti, Changes, Carnage o Gaber, La rivalutazione della tristezza, Non ti pago!, Il lato umano); Terra (6 spettacoli del grande teatro di repertorio: Re Lear, Il caso Jekyll o Edipus, Sabato, domenica e lunedì o Ànghelos, Il Gabbiano, Non si sa come, Radio Argo Suite); Fuoco (6 spettacoli sul meglio del panorama contemporaneo: Il mostro di Belinda o Il Gelo, L’angelo della storia, Oltre, L’angelo del focolare o Apocalipsync, Bros, Cenerentola o The Seer). 

Un’altra novità è il Carnet Produzioni per assistere alle produzioni e coproduzioni del Teatro della Toscana nelle tre sale della Fondazione. Sei crediti componibili tra Teatro della Pergola (1 biglietto = 2 crediti), Nuovo Rifredi Scena Aperta e Teatro Era (1 biglietto = 1 credito), scegliendo tra Donald, Perfetti sconosciuti, La cosmicomica vita di Q., La guerra com’è, Gaber, Cenerentola, Il Gelo, Ànghelos, Il lato umano. Torna, infine, la TT Young Card, la tessera riservata ai giovani under30 che consente di partecipare a iniziative dedicate e usufruire di particolari agevolazioni. 3 gli spettacoli da scegliere, tra tutti quelli in scena nei teatri della Fondazione. Una volta esauriti i 3 eventi, è possibile acquistare un biglietto ridotto per ogni ulteriore spettacolo, sempre in tutti i teatri della Fondazione. Dal 20 giugno, ore 13, presso la biglietteria del Teatro della Pergola, è possibile il rinnovo o l’acquisto dell’abbonamento Completo Pergola e l’acquisto dello ScegliNuovoRifredi per 10. Sempre dal 20 giugno, presso la biglietteria del Teatro Era, è possibile il rinnovo dell’abbonamento Completo Era per gli abbonati della stagione 2024/2025, mentre dal 1°m luglio l’acquisto online degli abbonamenti completi.

Nella stagione 2025/2026, inoltre, ricorre il compleanno di tutti e tre i teatri della Fondazione. 100 anni fa, nel 1925, il Teatro della Pergola diventa monumento nazionale; 40 anni fa, nel 1986, il Nuovo Rifredi Scena Aperta, allora Teatro di Rifredi, diventa sede della compagnia Pupi e Fresedde, che lo ha diretto fino al 2021; 50 anni fa, nel 1976, l’Odin Teatret presenta in prima nazionale Come! And the day will be ours su invito del Piccolo Teatro di Pontedera, che darà poi origine al Teatro Era. Per questo, da settembre, quando saranno in vendita i biglietti, chiunque andrà a vedere uno spettacolo in stagione al Teatro della Toscana nel giorno del proprio compleanno potrà fare richiesta di un ingresso omaggio, fino a esaurimento dei posti disponibili dedicati all’iniziativa. Tutte le schede degli spettacoli, tutti gli approfondimenti sui laboratori e gli eventi collaterali, e tutte le informazioni sulla campagna abbonamenti, sono su www.teatrodellatoscana.it .

Maurizio Costanzo