
Sara Funaro, Andrea Scanzi e Mirko Dormentoni
Firenze, 16 giugno 2025 - Il coraggio di esporsi. Con coerenza, talento e passione. E' forse questo il trait d'union che lega le dodici personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che parteciperanno alla terza edizione de "La Gaberiana" con il direttore artistico Andrea Scanzi. E tutti quanti con l'eredità musicale e l'impegno politico del Signor G. Artisti e intellettuali, servitori dello Stato e semplici battitori liberi, uniti per ricostruire nello storico quartiere dell'Isolotto quel "luogo del pensiero", crocevia di incontro, condivisione e partecipazione, che fu il Teatro della Canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.
Insomma, essere bravi, essere gaberiani. Sono i requisiti indispensabili per essere ospiti delle quattro serate ad ingresso gratuito in programma dal 14 al 17 luglio tra Piazza Gaber, Piazza dell'Isolotto e la Limonaia di Villa Strozzi: nato nel 2022 da un'idea dell'allora sindaco Dario Nardella, il progetto prosegue quest'anno lungo l'asse tra la sindaca Sara Funaro, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e lo stesso giornalista e drammaturgo aretino, che condividono l'obiettivo di creare un ponte intergenerazionale fatto di materiali rari: passione e generosità, sensibilità e professionalità. Strizzando l'occhio non solo ai tanti che hanno conosciuto e amato Gaber, ma a tutti quelli che non lo conosceranno mai.
Per questo il Premio La Gaberiana di questa edizione si sdoppia, valorizzando del cantautore milanese il lato artistico come l'impegno pubblico: e se due indizi fanno una prova, le indagini portano come principali indiziati il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri e il cinque volte Premio Tenco Samuele Bersani, che in apertura e chiusura del festival riceveranno il riconoscimento. Ma ad arricchire il programma ci saranno tanti e apprezzati ospiti: dai giornalisti Corrado Formigli e Luca Sommi al noto polemista televisivo e star dei social Alessandro Di Battista, fino a volti celebri del cinema e del teatro come Fabrizio Gifuni, Stefano Massini e Marco Giallini. E poi la grande musica sul palco insieme a Niccolò Fabi, Syria e Setak, accompagnati dalle chitarre di Massimo Germini e Tony Pujia e il pianoforte di Jacopo Carlini. Sotto un'unica stella polare: essere bravi, essere gaberiani.