
Stefano Burbi
Firenze, 24 luglio 2025 - S’intitola “Con un filo di voce” ed è più di un cortometraggio. È un’opera contro la violenza sulle donne che sarà presentata ufficialmente al Festival del Cinema di Venezia il 28 agosto, e poi nelle scuole. La colonna sonora parla fiorentino, è infatti del compositore e direttore d’orchestra Stefano Burbi. Maestro Burbi, quali timbri ha usato per quest’opera? «Gli strumenti classici: archi, arpa e pianoforte, solo in pochi brani l’orchestra piena. Inizialmente ho pensato a un finale più elegiaco, con un violino per una riflessione malinconica sulla violenza, che alberga dove dovrebbe regnare l’amore. Invece il regista e il produttore mi hanno fatto cambiare idea: il film lancia un messaggio positivo – senza svelare troppo la trama, possiamo dire che il mostro viene smascherato e la donna si salva - e la colonna sonora deve adeguarsi, così ho sviluppato un tema che ricalcasse la musica epica, eroica, con una vena di ottimismo e di speranza». Com’è stato lavorare a questo film? «È stato molto bello essere chiamato a fare commenti musicali per una pellicola che affronta con rispetto e intensità il tema della violenza domestica, raccontando un viaggio nel dolore ma anche verso la rinascita, in cui recita Giancarlo Giannini, una leggenda del cinema italiano». L’opera nasce con una finalità sociale. Ci spiega? «Diffonde informazioni utili su segnali d’allarme e sulle modalità per chiedere aiuto e sarà proiettato nelle scuole proprio per sensibilizzare le giovani generazioni. Con la regia di Alessandro Zonin e prodotto da Cinevideo Production guidata da Federica Andreoli, il corto, con la sceneggiatura di Alessandro Zonin e Alessandra Testa, con Michele Calì produttore esecutivo, è interpretato da un cast d’eccezione: Giancarlo Giannini, Francesca Loy, Riccardo Polizzy Carbonelli, Igor Barbazza e Linda Collini». Maurizio Costanzo