
Il D.J. Alex Neri
Firenze, 15 giugno 2025 – Musicista, dj, produttore e fondatore dei Planet Funk, Alex Neri è nato e cresciuto a Sarzana e poi arrivato a Firenze per diventare un principe del nightclubbing, prima alla consolle del Tenax, di cui è da anni è dj resident, quindi padrone delle notti sparse per il mondo: da Ibiza alla Corea passando per ogni luogo possibile immaginabile dove le good vibes comandano i ragazzi in pista. Racconta Alex, cinquantenne gentile dallo spirito zen: “Ho scelto questo mestiere grazie a mio padre. Lui faceva il dj in radio e all’Alhambra di Sarzana. Io da ragazzino mi mettevo accanto a lui, lo guardavo mixare i dischi e ne assorbivo il feeling. Sì, tutto è nato lì. Poi mi sono trasferito a Firenze nei Novanta e qui è iniziata la mia storia”. E la sua esperienza di vita: dalla consolle non solo segue i mutamenti dei suoni, ma anche quelli dei giovani. “Cambia la società, cambia il dancefloor. Dal 2006 abbiamo assistito a una scissione: da una parte i luoghi dove si suona musica underground, dall’altra quelli che scelgono la musica commerciale. Potrei dire che la differenza principale sta nel fatto che nei primi si balla e si ascolta la musica, nei secondi si balla e ci si fa i selfie”.
Il Tenax è stato uno dei primi club a puntare sull’ elettronica.
“Le notti di Nobody’s perfect sono ancora un cult. Oggi siamo rimasti solo noi e il Cocoricò. Siamo un po’ come le vecchie botteghe dove trovi cibo genuino. Facciamo molta ricerca, metto su i vinili, i ragazzi ci seguono anche e soprattutto per questo”.
Lei è un dj, ma anche un musicista…
“Ho studiato quattro anni di pianoforte al conservatorio. Ma non mi sentivo a mio agio, mi annoiavo troppo”.
Poi però sono arrivati i Planet Funk e Chase the sun, una hit mondiale.
“Considero quello un periodo “illuminato”. Io mi ero innamorato di un pezzo intitolato Shine on. Rimasi molto sorpreso del fatto che in realtà era stato scritto da due napoletani, che conobbi a Londra. Così ci ritrovammo a Napoli, in studio. E lì nacquero i Planet Funk. Chase the sun fu il nostro manifesto. La scrissi insieme a Gigi Canu, che purtroppo ci ha lasciati poche settimane fa. Gli sarò sempre grato per quello che siamo riusciti a creare insieme”.
Tra le mille notti in consolle quale è stato il momento più esaltante?
“Quando, nel ’99, dopo il concerto dei St. Germain al Tenax, iniziai a suonare i dischi e il pubblico iniziò ad applaudire”.
Quello down?
“Una decina di anni fa ho dovuto fare i conti con le crisi di panico. Mi sono curato, sono guarito”.
La cosa che la disturba di più del suo mondo?
“In generale, di come i social abbiano trasformato il concetto di
tempo. Oggi un evento sembra valere solo per il prima , il fatto che ci sarai, e per il dopo, le foto e i video che posterai. Il presente sembra contare sempre di meno. Ma io dei social ho una idea precisa”.
Interessante. Prego…
“Saranno uccisi dall’intelligenza artificiale, perché a un certo punto diventerà tutto un fake. E così riscopriremo il contatto, lo
scambio. La nostra anima ne ha bisogno”.
Parlando di discoteche non possiamo non parlare di droga. Di pasticche, soprattutto.
“Certo, quello è stato un grande problema ma per fortuna le cose nel tempo sono cambiate. Un po’ di droga gira ancora, purtroppo, ma la generazione della notte è molto healthy, salutista”.
La sua musica come la potrebbe definire?
“Elettronica. Con un sacco di roba dentro, però”.
Il più grande musicista di sempre?
“Prince”.
La voce italiana più seducente?
“Ornella Vanoni, senza dubbio. Una che non urla ma ti confida”.
Cosa chiederebbe a chi amministra Firenze?
“Di prendere in considerazione dei progetti che fondono l’arte figurativa con la musica. Non molto tempo fa ho suonato in un museo a Berlino. E’ stata una esperienza incredibile”.
Alex, è appena uscito il nuovo singolo dei Planet Funk. Il progetto va avanti…
“Il pezzo si chiama ’I get a rush’. A settembre uscirà il disco e torneremo in tour. Vogliamo dedicare il nostro lavoro a Gigi. Ho perso un fratello, un compagno di creatività, di studio e di palco. Gigi sarà sarà sempre con me, con noi”.