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Cultura: “Buio in sala”, al via la rassegna di cinema e psicoanalisi

Dal 12 maggio all’Astra di piazza Beccaria una rassegna di cinque film per riflettere sulla vita. Al termine della proiezione, il commento dello psicoanalista

Il cinema Astra

Il cinema Astra

Firenze, 12 maggio 2025 – Cinema e psicoanalisi. Dal 14 maggio arriva al cinema Astra di piazza Beccaria a Firenze la storica rassegna che unisce proprio questi due aspetti e che porta il titolo di “Buio in sala”. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra la Fondazione Stensen e il Centro Psicoanalitico di Firenze. Dal 14 maggio all’11 giugno, cinque serate per cinque imperdibili film, presentati e discussi da analisti della Società Psicoanalitica Italiana. Cinque film recenti, che hanno incontrato il favore della critica e del pubblico, molto diversi fra loro ma accomunati da una riflessione sulla vita.

Si inizia mercoledì 14 maggio alle 20.30 con il film “Oh Canada - I Tradimenti di Paul Schrader” con Richard Gere, Uma Thurman, Jacob Elordie. Adattamento del libro I tradimenti (Einaudi 2022) di Russell Banks, la complicata storia del protagonista si confronta con le decisioni personali e politiche che hanno affrontato molti americani nei difficili anni '60 e che oggi, in qualche modo, tornano d’attualità. Intervengono per l’occasione Rosapia Lauro Grotto e Giuseppe Saraò del Centro Psicoanalitico di Firenze.

Si prosegue venerdì 23 maggio alle 20.30 con il film “A complete Unknown di James Mangold, che racconta la vita di Bob Dylan. Siamo a New York, nel 1961. Sullo sfondo di una effervescente scena musicale e di tumultuosi mutamenti culturali, un enigmatico diciannovenne del Minnesota arriva con la sua chitarra e un talento rivoluzionario, destinato a cambiare il corso della musica americana. Per l’occasione sarà presente Giovanni Foresti del Centro Psicoanalitico di Pavia.

Mercoledì 28 maggio alle 20.30 spazio a “L’orchestra stonata” di Emmanuel Courcol. Thibaut è un direttore d’orchestra di fama mondiale. Quando scopre di essere stato adottato, viene a conoscenza dell’esistenza di un fratello di nome Jimmy che lavora come addetto di una mensa scolastica e suona il trombone in una banda nel nord della Francia, in una zona economicamente depressa dove chiudono le fabbriche e la banda musicale è ancora un importante spazio di aggregazione sociale. Apparentemente tutto li divide, tranne l’amore per la musica. Notando le eccezionali doti musicali del fratello, Thibaut si propone di riparare all’ingiustizia del destino. Jimmy inizia così a sognare una vita differente. Al termine della proiezione interverrà Teresa Lorito del Centro Psicoanalitico di Firenze.

Mercoledì 4 giugno alle 20.30 sarà la volta del film “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini. Una pellicola in gran parte autobiografica, come spiegato dalla stessa regista: «Questo film è il racconto molto personale di momenti con mio padre emersi dai ricordi e rimasti vividi e intatti nella mia mente. Un racconto personale che credo però trovi la giusta distanza nel fatto che in mezzo al padre e alla figlia c’è sempre il cinema come passione, scelta di vita, modo di stare al mondo. Intorno ci sono gli anni delle stragi, delle rivoluzioni sociali, della comparsa delle droghe che stravolsero la vita di un’intera generazione». Interverrà poi Vincenza Quattrocchi del Centro Psicoanalitico di Firenze.

Infine, mercoledì 11 giugno alle 20.30 “L’uomo d’argilla”. Raphaël ha una fisicità possente e una benda sull' occhio. Vive in una piccola abitazione adiacente al maniero disabitato del quale è custode insieme alla madre. Fra la caccia alle talpe, le esibizioni con la cornamusa e gli incontri fugaci con la postina, le giornate trascorrono senza sorprese. Finché una notte l'ereditiera del castello fa improvvisamente rientro nella casa di famiglia. Da quel momento per Raphaël niente sarà più lo stesso. Vivrà una storia d'amore non convenzionale che lo trasforma e migliora. Interverrà poi Stefania Nicasi del Centro Psicoanalitico di Firenze