Tramvia al Duomo, il pensiero di Giorgio: "Non nei piani, forse ne riparleremo"

L’assessore all’ambiente torna sulla questione che è costata il siluramento all’ex collega Del Re: “In passato ero favorevole al passaggio dei binari, ma ora dobbiamo realizzare cosa c’è nel programma"

Andrea Giorgio, assessore all'ambiente

Andrea Giorgio, assessore all'ambiente

Firenze, 22 marzo 2023 – ”Anni fa quando si discusse del passaggio della tramvia da piazza del Duomo ero tra i favorevoli. La scelta è stata un’altra e oggi non è all’ordine del giorno un ripensamento anche perché dobbiamo realizzare quello che c’è in programma e magari ciò che ha chiesto il Pd per avvicinare il tram al centro". Andrea Giorgio, assessore all’ambiente di Palazzo Vecchio, torna sulla questione dei binari in Santa Maria del Fiore, faccenda spinosa, anzi spinosissima, come un rovo di more a settembre.

Lo sa bene l’ex collega di giunta Cecilia Del Re che andando a riprendere in mano l’argomento – e rilanciando la bontà dell’ipotesi del passaggio di Sirio nell’area monumentale del centro storico – si è per l’appunto ’bucata’ e il sindaco Dario Nardella, tempo zero (o meglio dopo una notte di riflessioni) l’ha silurata ritirandole le deleghe.

La posizione di Giorgio sul tema è tuttavia franca e posata: ero favore ma per il momento è un capitolo chiuso, il suo pensiero in soldoni. D’altronde l’assessore di corrente Schlein – che con l’elezione della stessa alla segreteria nazionale dei dem ha visto all’improvviso il suo borsino politico alzare la freccia verso l’alto – non ha mai fatto mistero della sua posizione. Allacciare la stazione di Santa Maria Novella a San Marco, e quindi ai viali di circonvallazione – in passato – era un’ipotesi che lo convinceva molto più dello stop di Sirio ai margini del centro storico. Tuttavia adesso dice che "in futuro magari se ne potrà discutere di nuovo" ma "ora è fuori discussione e fuori dal programma di mandato".

Una posizione perfettamente allineata a quella della giunta nardelliana – anche perché diversamente, come insegna suo malgrado la Del Re, non è il caso di fare – che non ha impedito però a Giorgio di dire la sua ieri, davanti alle telecamere di Toscana Tv: "Io credo che l’ex assessora Del Re abbia sbagliato nei tempi e nei modi nel porre una questione ma non esiste che in giunta non si possa parlarne".

Insomma a distanza di giorni l’argomento resta fisiologicamente caldo e non potrebbe essere diversamente visto che la questione tiene banco da parecchi lustri e portò perfino 124mila fiorentini, febbraio 2008, a esprimersi in merito nel referendum promosso dallo nemico giurato del tram, Mario Razzanelli, oggi consigliere forzista. Firenze si spaccò in due come una mela – sebbene la fetta dei contrari fosse un filo più consistene – poi Renzi chiuse la questione con un ’non se ne parla’ e non se ne parlò più. Fino a oggi. E c’è da scommettere che la faccenda ci accompagnerà per un altro annetto, quando si voterà per il nuovo sindaco.

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