
Indagine dei carabinieri (foto d'archivio)
Siena, 13 maggio 2025 – “Abbiamo sporto denuncia ma ci teniamo a rendere pubblica questa vicenda perché simili episodi non possono e non devono essere ignorati”, premette la donna. Che sarebbe stata aggredita, racconta, insieme al marito in via Provinciale a Rapolano. In pieno giorno, intorno alle 16.30 di domenica. Restando contusa perché colpita da un blocco di travertino, tanto da doversi recare alle Scotte. Suo malgrado protagonista di un episodio che nella cittadina termale è già stato definito stile Far West.
“Gesti e modi di fare incivili, non siamo più sicuri”, dice una donna che, venendo da Siena, si è trovata in fila con l’auto. “Scorgevo una macchina bianca messa di traverso, ho pensato che fosse un incidente”, le sue parole. Prima di trovarsi di fronte a una scena che lei stessa stentava a decifrare. “Peggio che in un film”, sostiene. Ha visto volare pietre prese probabilmente dal cantiere lì accanto. Una sequenza surreale che l’ha indotta a chiudere la sua vettura rifugiandosi prima in un’abitazione lì vicino, quindi tornando a prendere la macchina infilandola nel vialetto della proprietà dove era stata accolta. Sull’accaduto stanno indagando adesso i carabinieri per ricostruire, sicuramente anche con l’aiuto delle telecamere di videosorveglianza, l’intera dinamica dei fatti accaduti in località San Paterno.
“Eravamo fermi con il nostro furgone al bordo della strada provinciale nord (la coppia risiede a Rapolano, ndr). Una Mercedes con tre individui (stranieri, ndr) è passata a velocità folle, oltre il limite consentito nel centro abitato. Con un semplice gesto abbiamo fatto loro cenno di rallentare, preoccupati per la sicurezza di chi a quell’ora transitava anche a piedi per passeggiare”, spiega la coppia. “Pochi istanti e i tre sono tornati indietro, si sono affiancati scendendo dalla vettura minacciandoci con parole esplicite ’vi tagliamo la gola’. Mio marito ha tentato di allontanarsi – ricostruisce la moglie – , gli aggressori hanno cominciato a colpire il mezzo con pugni e ci hanno inseguito a piedi, minacciandoci. Abbiamo tentato varie volte di allontanarci in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, già avvertite”.
Poi il lancio di pietre. “Messa la loro vettura di traverso bloccando la provinciale, armati di blocchi di travertino presi dal cantiere nei pressi, al nostro passaggio ce li hanno tirati contro, distruggendo tutta la carrozzeria”. Un crescendo, secondo la ricostruzione della donna: “Sono arrivate altre due auto con diversi individui che ci hanno accerchiato continuando con le minacce e il lancio di sassi. E’ stato allora che sono stata presa da uno dei blocchi entrato dal finestrino, riportando una contusione certificata al pronto soccorso. Uno degli aggressori si è addirittura arrampicato sul cofano del furgone con un blocco in mano scagliandolo con forza contro il parabrezza tentando di sfondarlo e di colpirci”.
Conclude spiegando “che solo poco prima dell’arrivo delle forze dell’ordine alcune auto si sono dileguate. Non si tratta di soggetti di passaggio, ma di persone che gravitano nel nostro territorio, aumentando il senso di insicurezza di chi vive qui”. Ora l’inchiesta per fare luce sul Far West avvenuto in pieno giorno, in una tranquilla domenica di maggio.