REDAZIONE FIRENZE

Rivolta in San Marco . Cantieri, niente ristori: "Ora una class action contro Palazzo Vecchio"

Commercianti dai giudici per ottenere i rimborsi Tari e Cosap dal ’22 al ’24 "Per la Vacs siamo rimasti ingabbiati per 4 anni ottenendo solo briciole". L’assessore Vicini: "Disponibili a trovare una soluzione condivisa".

Commercianti dai giudici per ottenere i rimborsi Tari e Cosap dal ’22 al ’24 "Per la Vacs siamo rimasti ingabbiati per 4 anni ottenendo solo briciole". L’assessore Vicini: "Disponibili a trovare una soluzione condivisa".

Commercianti dai giudici per ottenere i rimborsi Tari e Cosap dal ’22 al ’24 "Per la Vacs siamo rimasti ingabbiati per 4 anni ottenendo solo briciole". L’assessore Vicini: "Disponibili a trovare una soluzione condivisa".

di Antonio PassaneseFIRENZEÈ guerra, a colpi di carte bollate, tra una quindicina di esercenti di piazza San Marco e Palazzo Vecchio. Le attività commercialihanno tutta l’intenzione di avviare una class action contro il Comune che – nonostante le promesse e i proclami della precedente amministrazione – non avrebbe versato loro i rimborsi promessi su Tari (la tassa sulla spazzatura) e Cosap (Canone di occupazione di spazi e aree pubbliche) per i disagi patiti a causa dei cantieri della linea tramviaria Vacs, la Variante centro storico. Per i 3 anni e 4 mesi di lavori, ai negozianti sono arrivati i fondi solo per i primi 12 mesi di interventi: all’appello dunque mancherebbero i restanti 26 mesi, per una cifra che pare si avvicini più o meno al mezzo milione di euro. Ecco il motivo che ha indotto i commercianti, supportati da Confcommercio e assistiti dallo studio legale fiorentino dell’avvocato Pier Ettore Olivetti Rason, ad avviare il contenzioso. "Becchi e bastonati", si lascia sfuggire un esercente della piazza dopo esser rimasto ingabbiato per quasi quattro anni: "Ci hanno dato solo delle briciole, per questo abbiamo deciso di rivolgerci a un avvocato. Non saremmo mai voluto arrivare a questo punto, abbiamo dovuto percorrere questa strada per far valere i nostri sacrosanti diritti".

Il mancato rimborso di Tari e Cosap per gli anni 2022, 2023 e 2024 sarebbe da imputare all’assenza di risorse, anche se gli uffici comunali starebbero lavorando alacremente per trovare quel denaro tra le pieghe del bilancio. Ma anche per evitare una vertenza che vedrebbe il Comune soccombere in giudizio. "Sarebbe utile trovare una soluzione, e credo che sia ancora possibile ricomporre questa frattura – dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni in veste di sherpa – La nostra associazione ritiene che ricorrere alle vie legali non sarebbe la strada giusta. Una composizione della controversia credo sia ancora possibile. Basta ci sia la volontà politica...".

L’avvocato Olivetti Rason, per ora, preferisce non commentare la vicenda trincerandosi dietro un "no comment", ma che tra le quindici attività intenzionate a rivolgersi ai giudici e l’amministrazione i rapporti siano tesi, da resa dei conti (è proprio il caso di dire) è cosa nota, soprattutto negli uffici dello Sviluppo economico di Palazzo Vecchio. E non è escluso che l’assessore Jacopo Vicini, che si è dimostrato molto sensibile all’argomento, possa convocare nelle prossime settimane i commercianti di San Marco e il loro legale per arrivare anche a una transazione.

"Rinnoviamo la nostra disponibilità a trovare soluzioni insieme a tutti i commercianti. Abbiamo già definito con delibera l’esenzione del 75% della cosap per i cantieri nel 2024, siamo a disposizione per utilizzare tutti gli strumenti in forza all’amministrazione comunale per supportare le attività economiche. Finalmente le difficoltà dei cantieri sono alle spalle e possiamo guardare con ottimismo al futuro", il commento dell’assessore.

L’atto di citazione sarebbe già pronto e nei prossimi giorni verrà depositato nella cancelleria civile del tribunale di Firenze con un’articolata memoria. Poi, nel caso non si raggiunga il tanto agognato accordo, saranno i magistrati a fissare l’udienza per stabilire se quei rimborsi vadano versati o meno.