
La criminologa Roberta Bruzzone (Lapresse)
Firenze, 11 maggio 2019 - Si è aperto davanti al tribunale di Firenze il processo all’ex carabiniere Pietro Costa accusato di violenza sessuale commessa a danno di una studentessa americana. Si è aperto e chiuso in pochi minuti però perché il presidente del collegio, il giudice Marco Bouchard, ha rinviato l’udienza per l’astensione degli avvocati indetta dalla Camera Penale al 2 ottobre prossimo. Pietro Costa è uno dei due militari dell’Arma imputati di violenza sessuale per aver abusato di due studentesse americane la notte tra il 6 e il 7 settembre 2017 nel capoluogo toscano.
Costa, che ha cambiato i difensori rispetto alla fase delle indagini preliminari e dell’udienza preliminare, ha scelto il rito ordinario. Adesso è assistito dall’avvocatessa Serena Gasperini del foro di Roma, molto conosciuta e stimata nell’ambiente giudiziario. L’avvocatessa ha ha già provveduto a nominare la criminologa Roberta Bruzzone quale ‘superperito’ della difesa. La Bruzzone ha confermato la nomina e ha spiegato di non poter parlare della strategia e dei termini precisi che si riferiscono alla nomina stessa. Alla prossima udienza si discuterà delle questioni preliminari, fra cui l’ammissione delle prove e dei testimoni. La ragazza si costituirà parte civile nel processo e viene assistita dall’avvocato Gabriele Zanobini. L’altro carabiniere coinvolto nella vicenda, l’ex appuntato Marco Camuffo, capopattuglia, l’11 ottobre 2018 è stato condannato a 4 anni e 8 mesi con rito abbreviato.
am ag