
Lo dice La Nazione
Firenze, 26 maggio 2025 – Giuseppe Balasso e Michele Perini furono tra i primi poliziotti ad arrivare sul luogo della strage dei Georgofili la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 in cui persero la vita i coniugi Fabrizio Nencioni e Angela Fiume, le figlie Caterina di 50 giorni e Nadia di 9 anni e lo studente Dario Capolicchio.
Erano giovani, inesperti ma cercarono di salvare piu’ vite possibili in quel girone dantesco fatto di morti e paura quando cosa nostra dichiarò guerra allo Stato nell’ambito di una strategia terroristica di stampo mafioso. Questo è il racconto di quella notte fatto dai due agenti. Nel podcast anche la voce di Gianni Innocenti, il vigile del fuoco che trovò il corpicino della piccola Caterina nella Torre dei Pulci crollata. L’immagine del pompiere che porta in braccio la bimba senza vita avvolta in un lenzuolo è divenuta il tragico simbolo dell’attentato di Firenze che segue gli omicidi a suon di bombe dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e anticipa gli attentati di Roma e Milano. Le indagini sui mandanti avviate dalla procura di Firenze sono ancora in corso mentre è stata archiviata l’inchiesta contro Paolo Bellini, già condannato per la strage di Bologna, in contatto con uno dei mafiosi che organizzò gli attentati.
Secondo l’iniziale ipotesi accusatoria fu lui a suggerire alla mafia di colpire il patrimonio artistico del Paese per seminare terrore. Nel podcast l’allora procuratore aggiunto Luca Tescaroli, ora alla guida della procura di Prato, spiega cosa c’è ancora da scoprire rispetto alla stagione nera delle stragi.

Quella dei Georgofili «è rimasta una ferita aperta e incancellabile per tutti noi. A 32 anni di distanza Firenze non dimentica, piange ancora le vittime di quella terribile strage, ribadisce che la mafia va combattuta strenuamente» è il commento dell’assessore Benedetta Albanese che parla di «ferita ancora aperta».
«Il nostro obiettivo di questo anniversario è ancora una volta di rendere contemporanea la memoria ribadendo la richiesta che sia fatta piena verità e giustizia per i fatti di quella tragica stagione del nostro Paese», aggiunge Luigi Dainelli, presidente dell’associazione delle vittime dei Georgofili e zio delle bambine uccise. Firenze ricorderà la strage stasera all’ora dell’esplosione, le 1,04, nel luogo della strage dopo una iniziativa e un corteo da piazza della Signoria.