Vicchio (Firenze), 26 maggio 2025 – "Salire fino a Barbiana è fatica, anche la pace è fatica. Da questo crinale, diventato come Betlemme una delle capitali del mondo, ci auguriamo che la nostra voce non resti inascoltata e che questa fatica sia un piccolo ma significativo contributo perché l’umanità riscopra la sua vera vocazione alla relazione, al dialogo e quindi alla pace. Ascoltare Don Lorenzo significa avvicinare il futuro a questo nostro presente, che corre invece rischio di implodere. Dobbiamo ascoltarlo e praticarlo".

Queste le toccanti parole di Padre Benardo Gianni, abate di San Miniato, in occasione della celebre Marcia di Barbiana. Un’edizione molto partecipata, che ha visto le istituizioni (una trentina i Comuni presenti con i gonfaloni) e il popolo di don Lorenzo salire fino alla chiesa e alla canonica per chiedere che la scuola sia maestra di pace, in un momento in cui il mondo è dilaniato dai conflitti, a Gaza e in Ucraina. Presente anche l’imam di Firenze Izzedin Elzir, che ha detto: "Chi non vuole la pace distrugge la scuola" ricordando che le scuole in Palestina sono bombardate e distrutte.
"La storia di questi giorni – le parole di Rosy Bindi, presidente del comitato per il centenario dalla nascita di don Lorenzo – ci ripropone in maniera drammatica il tema della guerra. Don Lorenzo, che è stato un uomo di pace che ha educato i suoi ragazzi alla luce del Vangelo ma soprattutto della Costituzione, li ha portati ad affermare e a verificare che nella storia non c’è mai stata una guerra giusta, che la guerra è sempre e comunque un crimine contro l’umanità. Vogliamo dedicare questa giornata – prosegue Bindi – a tutte le vittime della guerra, in particolare ai bambini di Gaza. Credo che da questa giornata debba venire un invito al nostro Paese e a tutta l’Europa a fermare questo sterminio".
"Non ho mai visto – ha detto il professor Romano Prodi, anche lui ieri a Barbiana – un mondo così orrendamente inquieto come negli ultimi due o tre anni. In questa guerra in Ucraina non c’è mai stato nessun colloquio serio. L’Europa non c’è stata, spero che si capisca da questa lezione che bisogna cambiare le regole europee".
Romano Prodi, quindi, ha poi incitato a seguire le parole di don Milani, per una mobilitazione, come quella di ieri, per superare un periodo di passività.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha ricordato l’esempio di don Milani, che "fu assegnato a quello che doveva essere il luogo dove tutti si sarebbero dimenticati di lui, e che invece fu il luogo dal quale tutto il mondo si accorse dei suoi valori e della sua testimonianza" Di Europa ha parlato anche il presidente della fondazione don Milani Agostino Burberi. "Distribuiremo – ha affermato – il manifesto di Ventotene. Riteniamo che sia ancora di grande attualità per costruire un’Europa dei cittadini, della democrazia e della pace". Il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri ha ricordato che a settembre partirà il cammino della pace in 15 tappe Barbiana - Perugia - Assisi.