
Il coordinamento di genere di UILTuCS Toscana
Fare sindacato significa essere dalla parte dei diritti. Di tutti i diritti. E l’obiettivo di UilTuCS Toscana, la categoria della Uil che tutela i lavoratori del turismo, del commercio, dei servizi e della cooperazione. Oggi, nella riunione del consiglio direttivo regionale che si terrà nel Social Hub di viale Belfiore a Firenze, il tema dei diritti di genere e di come difendersi quando queste libertà vengono violate, sarà centrale. Alla riunione saranno presenti il segretario generale della Toscana Marco Conficconi, quello nazionale Paolo Andreani e il segretario generale della UIL Toscana Paolo Fantappiè. Sarà l’occasione per approvare il rendiconto 2024, per analizzare i risultati delle iniziative e dei progetti dell’anno passato e presentare quelli dell’anno in corso.
Un sindacato in salute, come evidenziato dal report sulla crescita della struttura: sono aumentati del 3% gli iscritti, di cui il 65,1% sono donne; sono aumentati i delegati, 72 in più rispetto all’anno precedente (dei quali più del 60 % è costituito da donne);sono aumentate anche le sedi di UILTuCS Toscana sul territorio regionale, oggi sono 8 (l’ultima aperta a Montemurlo, dove quest’anno si è svolta una delle manifestazioni nazionali del Primo Maggio), 19 le sedi confederali in cui le donne e gli uomini della UILTuCS operano quotidianamente per assistere e tutelare. Sul fronte della formazione, UILTuCS Toscana nel 2024 ha organizzato 139 corsi, formando 1.047 lavoratrici e lavoratori, a conferma dell’importanza di questo strumento per il sindacato.
"Sono numeri che premiano il nostro impegno, la nostra capacità di tutelare e la nostra passione – spiega il segretario generale di UILTuCS Toscana Marco Conficconi – ma noi vogliamo crescere ancora di più in questo 2025 e la fiducia delle lavoratrici e dei lavoratori è la soddisfazione più bella. La presenza femminile è predominante e questo è un altro grande motivo di orgoglio e soddisfazione. Come non può che essere premiante la scelta di dedicare tanto impegno sul fronte della comunicazione e della formazione. I risultati che presentiamo ci confermano che la serietà che poniamo nella nostra passione e la direzione presa in questi ultimi anni è quella giusta".
La scelta di tutelare chi è al lavoro dalle molestie era inevitabile per un sindacato che vuole occuparsi dei suoi iscritti. I dati parlano chiaro: 109 le vittime nel nostro paese dal 1/01 al 22/12/2024 secondo i dati della direzione centrale polizia criminale; il 31,5% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni (quasi 7 milioni) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale (Istat); 16947 nel 2023 gli accessi delle donne in Pronto Soccorso con indicazione di violenza (Istat); l’80% delle strutture sanitarie dotate di pronto soccorso hanno attivato "il percorso per le donne che subiscono violenza"; 17880 nel primo semestre 2024 le chiamate al numero 1522.
Massima deve essere comunque l’attenzione alle molestie che hanno una gradazione ascendente, dall’apprezzamento verbale alle proposte esplicite o implicite di rapporti sessuali, fino ai contatti intenzionali con il corpo della vittima. Ma la percezione della molestia è già una molestia in sé. UilTuCS punta dritto a questa nuova frontiera delle tutele.