
Stella Nervini ha vinto il Mondiale con la nazionale femminile di volley
Firenze, 9 settembre 2025 – Una delle più piccole alla corte di Julio Velasco, ct della nazionale di volley femminile reduce dalla vittoria dei Mondiali in Thailandia. È arrivata in vetta insieme a quelle che fino a ieri erano per lei figure mitologiche e oggi sono compagne di squadra con cui soffrire in campo, festeggiare negli spogliatoi, addentare l’oro. È la fiorentina Stella Nervini, classe 2003, schiacciatrice del Bisonte nella stagione passata e dalla prossima a Chieri. Domani compie 22 anni e torna con il regalo più bello in valigia.
Stella, domanda d’obbligo, che emozioni prova?
“Difficile dirlo, sono tante. Senza dubbio sorpresa. Non mi sarei mai immaginata di arrivare in questo momento su un palcoscenico del genere. Eravamo le favorite, ma un conto è esserlo sulla carta, un conto è arrivarci in campo. È stato faticoso, per questo molto più bello”.
Ancora di più per lei, alla prima estate con la Nazionale maggiore...
“La convocazione è arrivata all’ultimo,. Ho cercato di non farmi prendere dall’ansia e di divertirmi”.
Obiettivo raggiunto vista la lucidità dimostrata in campo.
“Me lo hanno detto anche le mie compagne. In realtà l’emozione c’è sempre, ma le avversarie non devono saperlo. Quindi ho cercato di trasformarla in rabbia agonistica”.
Com’è stato giocare insieme ai suoi idoli?
“Il mio primo approccio con loro è stato quello di una ragazza timida, abituata a vederle in televisione. Averle come compagne di squadra, sentirmi parte integrante, è un onore per me”.
È tra le più piccole del gruppo, si è sentita coccolata?
“Assolutamente sì. Hanno apprezzato il mio entusiasmo, che è quello di una bambina che gioca con delle leggende. A volte ci dimentichiamo della spensieratezza. Soprattutto quando i risultati non arrivano, come a Firenze quest’anno. Ma quello che mi ha chiesto Velasco è proprio questo, mi ha detto: ’divertiti e vedrai che le cose ti verranno naturali’. Così è stato”.
Così giovane e già vincente, come si fa a non montarsi la testa?
“Le mie compagne hanno vinto tanto, tutto. Eppure ogni volta lottano come se da ogni pallone dipendesse tutto. Con esempi come loro è impossibile”.
Il prossimo anno non giocherà a Firenze, ma il legame con la sua città rimane.
“È un legame forte. Uno degli obiettivi è riuscire a tornarci e fare una stagione bella, appagante. Anche perché la mia famiglia mi mancherà, sono i miei fan numero uno e vederli lì la domenica, a tifare per me, mi ricarica tanto”.
Li ha chiamati dopo il match?
“Certo, erano emozionatissimi e super orgogliosi, con le lacrime agli occhi” (nella foto in basso la videochiamata dopo il match con la sorella Viola, il fratello Matteo, papà Alessandro e mamma Claudia ndr)
Il suo posto del cuore a Firenze?
“Il giardino dell’Orticoltura. Lì vicino ci abitano i miei nonni e da piccola ci andavo sempre con i miei fratelli e i miei cugini”.
Ha fatto lì le prime schiacciate?
“Assolutamente sì, si giocava spesso a calcio e pallavolo”.
Quando torna a casa?
“A Firenze non so. Ora raggiungo i miei a Torre del Lago e spero di convincere anche mio fratello e mia sorella a venire”.
Cosa si augura per il futuro?
“Di vivere tante estati così”.