
Cristian Mancianti
Firenze, 14 luglio 2023 – Una storia a lieto fine. Almeno per il momento. Cristian Mancianti, 36 anni, fiorentino, titolare della birreria Overkill di via degli Arcipressi, in zona Soffiano, è stato ritrovato, dopo più di 24 ore dalla scomparsa, a Bucine, in provincia di Arezzo. Mancianti è stato avvistato mentre vagava, in chiaro stato confusionale, nel centro del paese, dove è stato raggiunto - dopo varie segnalazioni – dai parenti e dai carabinieri.
Ancora ignota la dinamica dei fatti: non si sa come abbia fatto ad arrivare fin là, e, dalle prime indiscrezioni, sembra che l’uomo sia stato vittima di un pestaggio, prima del viaggio. Mancianti aveva fatto perdere le sue tracce dalle 15 di mercoledì, in circostanze misteriose, vicino alla sua abitazione di via Baccio da Montelupo, non distante dal pub, nella zona di San Quirico a Legnaia. Tanti i nodi da sciogliere nella ricostruzione dei fatti, affidata ai carabinieri e al capitano Federico Minicucci, che ieri, con l’ausilio di cinque pattuglie e l’unità cinofila, avevano setacciato la zona nella quale era stato collocato Mancianti prima di sparire e nella quale erano stati rinvenuti il suo portafoglio, privo di documenti e bancomat, e il cellulare completamente divelto.
Sotto la lente d’ingrandimento dei militari era finito il parcheggio di via Siena, a pochi metri da via Baccio da Montelupo e dalla casa di Mancianti. L’uomo ha da poco acquistato l’abitazione e stava concludendo il trasloco. Un nuovo inizio, un modo per trovare la tanto agognata indipendenza e mettersi alle spalle una relazione sentimentale finita male. Ma la convivenza nel quartiere è stata fin da subito difficile. Mancianti, secondo quando riporta il fratello Claudio, avrebbe avuto due diverse discussioni con un gruppo di persone che «avevano comportamenti sospetti» proprio nel parcheggio di via Siena.
Uno di questi episodi è finito con uno scontro fisico, in quanto «due hanno provato a intimidirlo – spiega Claudio – urlandogli ‘italiano di m…’ e coprendolo di insulti, così mio fratello ha preso per il collo uno di questi soggetti, facendolo sbattere contro un furgoncino bianco».
L’avvenimento è al vaglio degli inquirenti, considerando anche che l’uomo afferrato da Mancianti «gli aveva promesso di fargliela pagare», continua il fratello. I carabinieri, adesso, stanno studiando gli ultimi movimenti del barista, e la possibile pista del pestaggio. Gli indizi a disposizione, al momento, non permettono una ricostruzione precisa degli attimi prima della sparizione.
False, invece, si sono rivelate le due segnalazioni arrivate nella notte tra mercoledì e giovedì, che collocavano Mancianti in un bar in piazza Dalmazia tra le 18 e le 19,30, e sempre in piazza Dalmazia a riempire una bottiglia d’acqua al fontanello verso le 22.