MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Lacrime celesti e cerimonie in onore di San Lorenzo: 10 agosto tra storia e leggenda

Gli aneddoti, le curiosità, e le città toscane che oggi lo festeggiano, da Firenze a Grosseto

San Lorenzo (immagine di repertorio)

San Lorenzo (immagine di repertorio)

Firenze, 10 agosto 2025 – La festa di San Lorenzo è nota perché associata alla notte delle stelle cadenti che sono ritenute le sue “lacrime celesti”. Tuttavia sono diversi gli aneddoti poco noti di quello che viene definito il ‘santo dei poveri’. Da qui ha origine l’usanza oggi di offrire pasti e cocomerate gratuitamente alla popolazione.

Chi era San Lorenzo

Ma andiamo con ordine: chi era San Lorenzo? Di lui si hanno poche notizie sicure. È accertato che sia stato uno dei sette diaconi di Roma, e che quando andò Saragozza per completare gli studi teologici, incontrò colui che divenne papa Sisto II. Una volta divenuto Pontefice, Sisto nominò quello che era stato il suo allievo, Lorenzo, Arcidiacono. Ma ecco che nel 258 l’imperatore Valeriano emanò un editto di messa a morte per vescovi, diaconi e presbiteri. Il 6 agosto fu ucciso Papa Sisto, e quattro giorni dopo, il 10 agosto appunto, San Lorenzo. Durante le persecuzioni venne arrestato e ucciso per aver distribuito ai poveri i beni della Chiesa, piuttosto che consegnarli all’Imperatore. Pare però che sia solo una leggenda il fatto che sia stato arso vivo.

La notte delle stelle cadenti

Tuttavia, la tradizione cristiana vuole che le stelle cadenti siano evocative dei carboni ardenti sprigionati dalla sua graticola e delle “lacrime” che versò durante il martirio. Uno degli aneddoti, riguarda proprio la sua morte, che venne predetta proprio da Papa Sisto. Secondo Sant’Ambrogio (De Officiis, n. 206) il pontefice disse a Lorenzo: “A noi, perché vecchi, è stato assegnato il percorso d’una gara più facile; a te, perché giovane, è destinato un più glorioso trionfo sul tiranno. Presto verrai, cessa di piangere: fra tre giorni mi seguirai“. E così avvenne per davvero. Venne messo a rogo su una graticola. Dopo la morte, il corpo del martire fu deposto su una lapide di marmo, su cui lasciò impressa la sua sagoma. È conservata lungo la via Tiburtina, dove si trova la basilica romana di San Lorenzo fuori le mura, costruita proprio sulla sua tomba. Il legame di questo santo con la Toscana è molto forte.

La tradizione fiorentina

Firenze celebra il suo co-patrono con una serata all’insegna della convivialità e della tradizione popolare. Come ogni anno il quartiere di San Lorenzo si mobilita per regalare a cittadini e turisti una festa autentica, fatta di sapori genuini e ospitalità. Protagonista della serata sarà la cena popolare con la distribuzione gratuita di 300 kg di pasta al ragù, cocomerata per tutti, e poi yogurt e kefir offerti a tutti i presenti. Il legame di San Lorenzo Firenze è forte e molto antico: la Basilica di San Lorenzo è stata infatti la prima chiesa a essere consacrata nel centro cittadino.

La leggenda

La consacrazione dell’antica cattedrale al martire avvenne nel lontano 393 per mano di due santi, Sant’Ambrogio e San Zanobi. L’importanza di questa chiesa è attestata dal fatto che, durante il Rinascimento, i Medici vi fecero costruire accanto le cappelle di famiglia. Ma c’è di più: durante il medioevo a Firenze, in onore del santo morto sulla graticola, dei quarti di bue venivano arrostiti per essere poi tagliati in piccole porzioni e distribuiti al popolo gratuitamente. Fu proprio da questa usanza che, tradizione vuole, ebbe origine la bistecca alla fiorentina.

Le cerimonie a Grosseto

San Lorenzo è anche patrono di un Comune mugellano, che da lui prende il nome: Borgo San Lorenzo. Il martire è anche patrono di Grosseto. Le celebrazioni di oggi prenderanno però il via alle 18.30 in Duomo con il Solenne Pontificale presieduto dal vescovo Bernardino Giordano durante il quale ci sarà l’offerta del cero votivo al patrono da parte del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna a nome della città. Dopo la processione di ieri sera, come sempre seguita da migliaia di persone, oggi alle 21.15, in piazza Dante, le Feste Laurenziane continuano con il tradizionale Concerto di San Lorenzo dell’Orchestra Città di Grosseto (Giancarlo De Lorenzo direttore, Clarissa Vichi voce solista) e nel corso della serata (alle 22.30) avrà luogo, come di consueto, la consegna del Grifone d’Oro 2024 da parte dell’associazione Proloco Città di Grosseto presieduta da Andrea Bramerini. Quest’anno il massimo riconoscimento della città è stato assegnato all’imprenditore Federico Guidarelli. La serata, condotta da Anna Bonelli, sarà trasmessa in diretta su Tv9.